"Journal intime": l'istallazione di Chiara Capitani racconta i cambiamenti della sessualità femminile

Elsa, una donna del progetto "Journal Intime"
La sessualità femminile è influenzata da molti aspetti diversi e cambia nel tempo con le esperienze di vita e con i cambiamenti ormonali. Il modo in cui una donna sperimenta il sesso da giovane può effettivamente cambiare con gli anni e diventare più intenso a mano a mano che aumenta la consapevolezza del proprio corpo.
Ed è proprio su questi aspetti che l'attrice, autrice e performer italiana Chiara Capitani crea un progetto di ricerca - sostenuto dall'Institut français di Palermo, Teatro Garibaldi, Carrozzerie N.O.T. e World Wild Society e con il patrocinio del Comune di Palermo - volta ad esplorare i cambiamenti della sessualità femminile attraverso un'istallazione d'interviste audio e foto.
"Journal Intime" raccoglie e compone in un percorso semplice e intimo, all'interno degli spazi del Teatro Garibaldi di Palermo, le testimonianze di otto donne d'età, culture, nazionalità e lingue diverse, che hanno aperto le pagine del loro diario, condividendo il ricordo della loro prima volta.
Raccolti attraverso registrazioni vocali collocate nell'architettura che le ospita in una specifica relazione con il luogo, le storie danno vita a una mappa di memorie e segni individuali, pubblici e privati. Un vero e proprio filo telefonico che lega donne di generazioni diverse, aprendo piccole finestre sul loro passato e aiutarle a capire la provenienza e la direzione.
Il progetto "Journal Intime" di Chiara Capitani, si avvale della creazione grafica di Anna Lavezzoli, il suono di Ignazio Vellucci e la scenografia di Jesse Gagliardi, e rimarrà visitabile fino al 6 ottobre.
Chiara Capitani lavora tra Francia e Italia. Dopo la laurea in Scienze Politiche all'Università di Roma, si diploma alla scuola di teatro C.I.A.P.A. diretta da Gisella Burinato e poi al Centro Internazionale della cometa diretto da Nicolaij Karpov e Lilli Cecere a Roma.
Nel 2009 si trasferisce a Parigi, dove prosegue la sua ricerca all'ARTA (association de recherche des traditions de l'acteur) con il Workcenter di Grotowski and Thomas Richard, Mario Biagini, Maria Thais. Studia il processo di scrittura scenica con Daria Deflorian e Antonio Tagliarini e partecipa alla Biennale di Venezia con Fabrice Murgia.
In Francia collabora alla performance "Wanderkammer Soap #7 - Le massacre de Paris, d’après Marlowe" di Ricci/ Forte, Festival de Vanves. Fonda a Parigi nel 2015 il collettivo Lilith Théâtre con Emine Meyrem e Maria Laura Baccarini che si occupa principalmente di questione femminile.
Tra il 2017 e il 2018 ha partecipato alla performance sulla questione di genere "Girl is a Gun" diretto da Isadora Pei e Nina Negri, prodotto dall'associazione culturale della Tenuta dello Scompiglio, Lucca e Parigi.
In Italia è in scena al teatro dell'orologio con lo spettacolo Ferite d'arma da gioco di Rajiv Joseph, messo in scena da Stefano Scandaletti. A febbraio 2019 ha debuttato con Bibbidi Bobbidi Bum, monologo di cui è autrice e interprete con la regia di Stefano Scandaletti.
Da un anno ha creato un progetto d'istallazione artistica, composto da interviste audio e foto - "Journal Intime" - un'indagine sull'evoluzione dei rapporti intimi per le donne dal 1950 ad oggi.
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