L'antica Matrice dei monaci cistercensi: apre per le visite la Chiesa di Santa Maria dell'Arco a Noto
Chiesa di Santa Maria dell'Arco a Noto
La capitale del Barocco, il “giardino di pietra” di Cesare Brandi, l’unico modo per capire Noto è lasciarsi andare e vagare in questa elegante e nobile città: chiese, palazzi, teatri, archivi, musei. È visitabile tutto insieme con la prima edizione de "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre.
È stata la chiesa Madre prima della costruzione della cattedrale di San Nicolò: la Madonna dell’Arco è una delle principali chiese barocche della città, progettata da Rosario Gagliardi. Dietro vi era il convento dei frati cistercensi che fu anche la prima sede della diocesi di Noto fino a quando non venne completato l’attuale Palazzo vescovile.
Sulla facciata, bellissime colonne tortili sostengono un arco spezzato sul ricco portale. All’interno la navata è unica, adornata da splendidi stucchi murali, con due “balconi” sul presbiterio da cui i monaci assistevano alla funzione.
Vi si conserva anche una cassa-reliquiario con le ossa del beato Nicolò Morengia, che nel 1212 fondò a Noto antica la prima Abbazia dei cistercensi, andata poi distrutta nel terremoto del 1693.
A Noto sono 14 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
È stata la chiesa Madre prima della costruzione della cattedrale di San Nicolò: la Madonna dell’Arco è una delle principali chiese barocche della città, progettata da Rosario Gagliardi. Dietro vi era il convento dei frati cistercensi che fu anche la prima sede della diocesi di Noto fino a quando non venne completato l’attuale Palazzo vescovile.
Sulla facciata, bellissime colonne tortili sostengono un arco spezzato sul ricco portale. All’interno la navata è unica, adornata da splendidi stucchi murali, con due “balconi” sul presbiterio da cui i monaci assistevano alla funzione.
Vi si conserva anche una cassa-reliquiario con le ossa del beato Nicolò Morengia, che nel 1212 fondò a Noto antica la prima Abbazia dei cistercensi, andata poi distrutta nel terremoto del 1693.
A Noto sono 14 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
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