L’antico stabilimento delle donne operaie: le visite all'ex Manifattura Tabacchi di Palermo

Lo stabilimento dell'ex Manifattura Tabacchi di Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Nella borgata dell’Acquasanta, accanto ai cantieri navali, c’è un complesso di edifici che tanto ha da raccontare sulla storia della città: epidemie di peste e obblighi di quarantena, ma anche attività produttiva ed emancipazione femminile.
Si tratta di un antico lazzaretto secentesco, dismesso a metà dell’Ottocento, e poi adattato a sede della Manifattura Tabacchi. Le ciminiere danno l’idea della laboriosità dello stabilimento che riuscì a resistere ai bombardamenti aerei, ma poi chiuse i battenti nel 2001.
La sua storia iniziò nel 1876, con il nome di Regia Manifattura Tabacchi, quando il nuovo Stato assunse il monopolio della produzione e del commercio. A Palermo c’erano tantissime fabbriche di sigari e sigarette. Furono accorpate in questo complesso che, dopo qualche anno, contava già mille operai. Nei primi anni del Novecento, le sigaraie erano in prima linea per la rivendicazione dei diritti delle lavoratrici.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 40 minuti e non è accessibile ai disabili.
Nella borgata dell’Acquasanta, accanto ai cantieri navali, c’è un complesso di edifici che tanto ha da raccontare sulla storia della città: epidemie di peste e obblighi di quarantena, ma anche attività produttiva ed emancipazione femminile.
Si tratta di un antico lazzaretto secentesco, dismesso a metà dell’Ottocento, e poi adattato a sede della Manifattura Tabacchi. Le ciminiere danno l’idea della laboriosità dello stabilimento che riuscì a resistere ai bombardamenti aerei, ma poi chiuse i battenti nel 2001.
La sua storia iniziò nel 1876, con il nome di Regia Manifattura Tabacchi, quando il nuovo Stato assunse il monopolio della produzione e del commercio. A Palermo c’erano tantissime fabbriche di sigari e sigarette. Furono accorpate in questo complesso che, dopo qualche anno, contava già mille operai. Nei primi anni del Novecento, le sigaraie erano in prima linea per la rivendicazione dei diritti delle lavoratrici.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 40 minuti e non è accessibile ai disabili.
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