L’opera inedita dell'artista Rori Palazzo per "Next" all'Oratorio di San Lorenzo
Particolare dell'opera di Rori Palazzo
Giunta alla sua decima edizione, all'oratorio di San Lorenzo, in via Immacolatella 5 a Palermo, la rassegna "Next" si propone di andare oltre un insanabile vuoto, il furto della "Natività" di Caravaggio, invitando gli artisti ad elaborarne una loro originale versione.
A distanza di oltre quattro secoli, Rori Palazzo offre una sua personale riflessione sul tema. Mantenendo, infatti, il contenuto e le dimensioni del perduto capolavoro di Caravaggio, l'artista ha affrontato con rara sensibilità l'arduo compito di andare oltre a un insanabile vuoto, ricreando la sua Natività attraverso l’uso del mezzo fotografico. La sua istantanea allude all'albero della vita.
In una composizione piramidale, costruita con l'eleganza compositiva che contraddistingue la sua produzione, mette in scena in uno stesso tempo la nascita, il compianto e la resurrezione. L'archetipo della grande madre è interpretato nella sua complessità; in essa convivono la forza generatrice e distruttrice, la buona e la cattiva madre, il ventre femminile e la testa maschile. Un'opera di grande impatto visivo che, nella sua chiarezza formale, rimanda ad un';iconografia arcaica, mitologica e, per la sua forza spiazzante, estremamente attuale.
"Next", progetto ideato e organizzato dall’associazione Amici dei Musei Siciliani, rimarrà in esposizione fino al 17 ottobre 2020, anniversario di un tragico furto e al contempo preziosa occasione per rievocare alla memoria un capolavoro senza eguali del quale, oggi più che mai, si anela a un provvidenziale rinvenimento.
A distanza di oltre quattro secoli, Rori Palazzo offre una sua personale riflessione sul tema. Mantenendo, infatti, il contenuto e le dimensioni del perduto capolavoro di Caravaggio, l'artista ha affrontato con rara sensibilità l'arduo compito di andare oltre a un insanabile vuoto, ricreando la sua Natività attraverso l’uso del mezzo fotografico. La sua istantanea allude all'albero della vita.
In una composizione piramidale, costruita con l'eleganza compositiva che contraddistingue la sua produzione, mette in scena in uno stesso tempo la nascita, il compianto e la resurrezione. L'archetipo della grande madre è interpretato nella sua complessità; in essa convivono la forza generatrice e distruttrice, la buona e la cattiva madre, il ventre femminile e la testa maschile. Un'opera di grande impatto visivo che, nella sua chiarezza formale, rimanda ad un';iconografia arcaica, mitologica e, per la sua forza spiazzante, estremamente attuale.
"Next", progetto ideato e organizzato dall’associazione Amici dei Musei Siciliani, rimarrà in esposizione fino al 17 ottobre 2020, anniversario di un tragico furto e al contempo preziosa occasione per rievocare alla memoria un capolavoro senza eguali del quale, oggi più che mai, si anela a un provvidenziale rinvenimento.
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