L’ossario dei monaci e il livello dell’alluvione: a Modica la visita al chiostro e alla cripta dell’ex convento di San Domenico

La cripta del convento di San Domenico a Modica
Dall’atrio dell’ex convento di San Domenico, su uno dei due lati, si scende nella cripta sotterranea (del Seicento), scoperta da Giovanni Modica Scala a metà Novecento, con un ossario che contiene i resti dei frati Domenicani che vi erano seppelliti, e che lascia intravedere tracce di affreschi. Ospita 22 loculi verticali, dove i corpi erano sistemati in piedi, sostenuti a livello della testa; i loculi sono ornati da affreschi di teschi e simboli del potere temporale.
La memoria della città rivive, in questo luogo, simbolo della storia religiosa e politica di Modica. Viene rievocata, oltre che con l’impianto architettonico, anche con piccoli dettagli curiosi come un pilastro dorico del chiostro sul quale campeggia un’iscrizione. La dicitura ricorda l’alluvione del 1902 e il livello pericoloso raggiunto dall’acqua.
A Modica sono 15 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è parzialmente accessibile ai disabili.
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