L’ultimo lembo di Conca d’Oro sull’antico alveo del Kemonia: visite alla Fossa della Garofala di Palermo

La Fossa della Garofala a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Ѐ un lembo di Conca d’Oro sopravvissuto all’avanzata del cemento. La Fossa della Garofala, racchiusa fra i palazzi di corso Pisani e la cittadella universitaria, ci invita alla scoperta di un paesaggio dimenticato di Palermo.
Il “viaggio nel tempo” attraversa i quindici ettari dell’area che fu parte dell’elegante parco di Luigi Filippo d’Orléans e si sviluppa lungo l’originario tracciato del fiume Kemonia. Il nome deriva dal primo proprietario di cui è nota l’identità, Onorio Garofalo, alla fine del 1400.
Dopo tre secoli, il terreno fu acquistato dal principe di Aci, che vi realizzò una stazione agricola sperimentale. Nel 1809 Luigi Filippo d’Orléans – trasferitosi in Sicilia dove visse per alcuni anni a Palazzo d’Orleans e sposò Maria Amalia di Borbone, principessa delle Due Sicilie, figlia del re Ferdinando – allestì un parco fuori le mura, dotato anche di una serra.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 40 minuti ed è accessibile ai disabili.
Ѐ un lembo di Conca d’Oro sopravvissuto all’avanzata del cemento. La Fossa della Garofala, racchiusa fra i palazzi di corso Pisani e la cittadella universitaria, ci invita alla scoperta di un paesaggio dimenticato di Palermo.
Il “viaggio nel tempo” attraversa i quindici ettari dell’area che fu parte dell’elegante parco di Luigi Filippo d’Orléans e si sviluppa lungo l’originario tracciato del fiume Kemonia. Il nome deriva dal primo proprietario di cui è nota l’identità, Onorio Garofalo, alla fine del 1400.
Dopo tre secoli, il terreno fu acquistato dal principe di Aci, che vi realizzò una stazione agricola sperimentale. Nel 1809 Luigi Filippo d’Orléans – trasferitosi in Sicilia dove visse per alcuni anni a Palazzo d’Orleans e sposò Maria Amalia di Borbone, principessa delle Due Sicilie, figlia del re Ferdinando – allestì un parco fuori le mura, dotato anche di una serra.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 40 minuti ed è accessibile ai disabili.
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