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L’umorismo "sacro" di Mary Cipolla a Palermo: risate e riflessioni al femminile

  • Teatro Jolly - Palermo
  • Dal 9 al 11 maggio 2025
  • 21.15 (venerdì e sabato), 17.00 (sabato), 17.30 (domenica)
  • 18 euro (intero), 16 euro (ridotto tessere Cral, tessere sconto, insegnanti, forze dell'ordine, bambini e ragazzi fino ai 14 anni)
  • Biglietti acquistabili online oppure fisicamente al botteghino (via Domenico Costantino 54, aperto dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30 e nei giorni di spettacolo fino a sera. Telefono 091 6376336 e 091 6377377)
Balarm
La redazione

Mary Cipolla

E se un giorno vi dicessero che, per tutto quello che fate, "vi devono fare sante"?

Dal 9 all’11 maggio, venerdì alle 21.15, sabato alle 17.00 e alle 21.15, domenica alle 17.30, il palco del Teatro Jolly si trasforma in uno spazio di riflessione ironica e potente con "M’hanno a fari santa", il nuovo spettacolo di e con Mary Cipolla.

Chiamata a ricoprire i troppi ruoli che la società le affida senza riconoscerne davvero i meriti, la donna è più che mai vicina a Rosalia, patrona di Palermo. Mary Cipolla sul palco parte dalla storia della nostra Santa per parlare della donna nella società attuale.

INFO E BIGLIETTI
I biglietti sono acquistabili online sul sito web del Teatro Jolly oppure fisicamente al botteghino (via Domenico Costantino 54, aperto dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30 e nei giorni di spettacolo fino a sera. Telefono 091 6376336 e 091 6377377)

La pièce presenta un campionario di personaggi femminili che mettono in evidenza il lato tragicomico della loro esistenza, restituendo un umorismo che, alla maniera pirandelliana, fa ridere e fa riflettere. 
 
«Siamo Rosalia quando scegliamo di rinunciare alla via più comoda - dice l’attrice - agli agi, alla ricchezza per un ideale più alto, quando troviamo la forza di perseguire i nostri desideri, di essere noi stesse al di là di quello che gli altri vorrebbero imporci, di quello che ci si aspetta da noi. Non è un caso che Santa Rosalia insieme a Santa Rita protegga le "malmaritate"». 

Temi tanto seri quanto di urgente attualità, come i femminicidi e la crescente povertà, si intrecciano a contenuti decisamente più disimpegnati come la moda della cucina orientale o le passioni calcistiche.

Tutto tra passato e presente, tra richiamo al divino e ritorno tra le storie umane. 

Fanno da contrappunto alla prosa i momenti musicali, un paio affidati alla voce della protagonista e gli altri al polistrumentista che l’accompagna sulla scena, Michele Piccione, cultore di musiche tradizionali siciliane e mediterranee, capace di incantare il pubblico con i suoi assoli virtuosistici. 
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