La cappella sopravvissuta al terremoto: la visita al museo della chiesa di Santa Maria di Betlem a Modica
Uno scatto all'interno del museo della chiesa di Santa Maria di Betlem a Modica
Fino a un secolo fa era la quarta città della Sicilia per numero di abitanti e importanza politica, “Regnum in regno”, capitale della Contea che corrispondeva quasi all’attuale territorio di Ragusa. Modica è tutta da scoprire: un viaggio lungo quindici tappe, per la seconda edizione de "Le Vie dei Tesori", che si svolge nei tre weekend dal 4 al 20 ottobre.
Si deve entrare nella Collegiata di Santa Maria di Betlem per scoprire il percorso museale che ne racconta la storia. Dalla cinquecentesca Cappella Palatina sopravvissuta al terremoto del 1693, con elementi gotici e rinascimentali, di un’architettura quasi del tutto scomparsa nel Val di Noto; ai documenti inediti della Collegiata, come la bolla pontificia di Clemente IX.
Due furono i momenti importanti nella storia della chiesa: l’istituzione a Real Collegiata, nel 1645, e la scomparsa dell’Arciconfraternita dell’Orazione e della Morte che rivive nei documenti d’archivio: un vero tesoro storico che racconta la vita quotidiana e le abitudini dei confrati. Bellissimo è infatti l’oratorio dell’Arciconfraternita, decorato da stucchi barocchi e tele settecentesche.
A Modica sono 15 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Si deve entrare nella Collegiata di Santa Maria di Betlem per scoprire il percorso museale che ne racconta la storia. Dalla cinquecentesca Cappella Palatina sopravvissuta al terremoto del 1693, con elementi gotici e rinascimentali, di un’architettura quasi del tutto scomparsa nel Val di Noto; ai documenti inediti della Collegiata, come la bolla pontificia di Clemente IX.
Due furono i momenti importanti nella storia della chiesa: l’istituzione a Real Collegiata, nel 1645, e la scomparsa dell’Arciconfraternita dell’Orazione e della Morte che rivive nei documenti d’archivio: un vero tesoro storico che racconta la vita quotidiana e le abitudini dei confrati. Bellissimo è infatti l’oratorio dell’Arciconfraternita, decorato da stucchi barocchi e tele settecentesche.
A Modica sono 15 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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