La chiesa ottocentesca che vollero i fedeli: alla scoperta della Chiesa del SS. Trovato di Ragusa
La Chiesa del Santissimo Trovato a Ragusa
Proprio all’ingresso di Ibla, ecco la chiesa del Santissimo (o del Signore) Trovato. È tra le più recenti della città storica, sorta com’è fra il 1801 e il 1807 grazie ai contributi spontanei della popolazione.
Racconta la leggenda che nell’area della chiesa fu ritrovata una sacra pisside con ostie consacrate rubate il primo marzo del 1801 nella chiesa di Sant’Antonino da un certo Cassarà, forestiero a Ragusa, che catturato e incarcerato moriva di lì a poco in prigione per la disperazione (così come diceva una canzone popolare).
La chiesa sorge a ridosso del “muro bizantino” ed è di semplice fattura: possiede un portale, un secondo cornicione di poco più alto e un terzo livello con un campaniletto non raggiungibile. A navata unica, conserva tracce di affreschi soprattutto nella cappella del Ritrovamento ed è arricchita da un grandioso presepe monumentale, realizzato dal maestro Giuseppe Criscione, che ricostruisce scorci della città di Ragusa.
A Ragusa sono più di 20 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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