"La Città Aurea": in mostra l'architettura e l'urbanistica di Caltanissetta negli anni '30
Caltanissetta negli anni '30 del 900
Nella sede dell’ex Palazzo delle Poste di Caltanissetta è in programma la mostra "La Città Aurea. Urbanistica e Architettura a Caltanissetta negli anni Trenta", curata dalla Soprintendenza BB.CC.AA, visitabile dal 26 ottobre al 26 novembre con ingresso gratuito.
L’esposizione, che è partita da Catania alla fine del 2019, sta interessando tutte le province toccando in un progetto che intende approfondire il tema delle trasformazioni nel tessuto urbanistico ed architettonico della Sicilia nel periodo a cavallo tra le due guerre. Caltanissetta, rappresenta il settimo appuntamento dopo quelli di Catania, Agrigento, Ragusa, Enna, Trapani e Messina.
«L’esposizione - sottolinea l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà - approfondisce e documenta i temi specifici dell’architettura negli anni Venti e Trenta dello scorso secolo in provincia di Caltanissetta, mettendo in luce l’attività di architetti, ingegneri e maestranze che con le loro opere hanno determinato un radicale cambiamento nel panorama urbanistico del tempo, conferendo un nuovo volto alla città e al suo territorio».
Quello a cavallo tra le due guerre è stato un periodo ricco di importanti fermenti culturali caratterizzati da un’atmosfera di grande rinascita; è in questo periodo, infatti, che sono state realizzate anche moderne reti infrastrutturali e nuove tipologie edilizie: stazioni ferroviarie, edifici governativi e per l’educazione, edifici postali, banche, impianti sportivi, abitazioni popolari e residenziali.
E anche a Caltanissetta viene avviata una produzione architettonica di elevata qualità sia nel settore delle opere pubbliche che private. Gli edifici più rappresentativi sono stati realizzati in aree strategiche del tessuto urbano al fine di contribuire, attraverso l’imponenza architettonica, al rinnovamento ed alla trasformazione della "nuova" città.
La mostra è articolata in sei sezioni che affrontano tutti gli aspetti della produzione: Edilizia pubblica, Edilizia privata, Edilizia ecclesiastica, Borghi rurali, Città-giardino, Concorsi di architettura.
L’esposizione, che è partita da Catania alla fine del 2019, sta interessando tutte le province toccando in un progetto che intende approfondire il tema delle trasformazioni nel tessuto urbanistico ed architettonico della Sicilia nel periodo a cavallo tra le due guerre. Caltanissetta, rappresenta il settimo appuntamento dopo quelli di Catania, Agrigento, Ragusa, Enna, Trapani e Messina.
«L’esposizione - sottolinea l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà - approfondisce e documenta i temi specifici dell’architettura negli anni Venti e Trenta dello scorso secolo in provincia di Caltanissetta, mettendo in luce l’attività di architetti, ingegneri e maestranze che con le loro opere hanno determinato un radicale cambiamento nel panorama urbanistico del tempo, conferendo un nuovo volto alla città e al suo territorio».
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«Rileggere oggi le scelte architettoniche e stilistiche di quei tempi - aggiunge - è un’operazione che ci aiuta anche a focalizzare l'attenzione sul successivo sviluppo edilizio irrazionale e sulla necessità di pensare e ripensare il futuro delle nostre città secondo nuovi modelli e una visione che restituisca dignità e vivibilità ai contesti urbani».Quello a cavallo tra le due guerre è stato un periodo ricco di importanti fermenti culturali caratterizzati da un’atmosfera di grande rinascita; è in questo periodo, infatti, che sono state realizzate anche moderne reti infrastrutturali e nuove tipologie edilizie: stazioni ferroviarie, edifici governativi e per l’educazione, edifici postali, banche, impianti sportivi, abitazioni popolari e residenziali.
E anche a Caltanissetta viene avviata una produzione architettonica di elevata qualità sia nel settore delle opere pubbliche che private. Gli edifici più rappresentativi sono stati realizzati in aree strategiche del tessuto urbano al fine di contribuire, attraverso l’imponenza architettonica, al rinnovamento ed alla trasformazione della "nuova" città.
La mostra è articolata in sei sezioni che affrontano tutti gli aspetti della produzione: Edilizia pubblica, Edilizia privata, Edilizia ecclesiastica, Borghi rurali, Città-giardino, Concorsi di architettura.
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