La coabitazione è un'opera fotografica: il racconto di Bernardo Giannone con "I Figli della strada"

"Curtigghiu priatu" (Palermo 2016), foto di Bernardo Giannone
Nella suggestiva cripta della chiesa di Santa Maria del Piliere di Palermo, dalle ore 18 di sabato 28 settembre, si potrà visitare la mostra fotografica, a cura di Chiara Maniscalco, dal titolo: "I Figli della strada" del fotografo e cineasta palermitano.
Non a caso «il progetto prende il nome – afferma lo stesso autore – dalla definizione che nelle culture islamiche è utilizzata per indicare i viandanti, i nomadi, i viaggiatori verso i quali si deve porre particolare rispetto e ospitale attenzione perché, provenienti da mondi altri, apportano nuove conoscenze e potenziali amicizie».
I Figli della strada sono quindi quei volti, quei gesti, quei paesaggi, quelle situazioni e in generale quelle forme umane e culturali che legano fra loro intimità lontane attraversando confini e superando diversità.
Il progetto si pone l'obiettivo di legare simbolicamente questi differenti emisferi di coabitazione e comunione nel tentativo di trovare e provare il principio di unità nella diversità: attraversare i confini per esperire ciò che accomuna le porzioni di questo nostro immenso sentire collettivo.
La mostra - organizzata in collaborazione con l'associazione Amici dei Musei Siciliani, e patrocinata dalle associazioni Settimana delle Culture e Sole Luna - sarà visitabile durante il festival "Le Vie dei Tesori" e si articolerà in due sezioni: la prima dedicata al rapporto fra Sicilia e Tunisia; la seconda rivolta alla vasta area dei Balcani occidentali.
Bernardo Giannone vive e lavora fra Palermo, Roma e Londra. Da sempre affascinato dalla narrazione per immagini, si appassiona negli ultimi anni alla fotografia per il cinema lavorando sugli ultimi progetti di Pasquale Scimeca, Emma Dante e soprattutto Franco Maresco come video assist, aiuto operatore e assistente operatore.
È co-fondatore dell'associazione Lumpen dedita alla diffusione e promozione della cultura cinematografica a Palermo. Collabora stabilmente in qualità di archivista, videomaker e selezionatore con l'associazione Figli d'Arte Cuticchio, con la casa editrice Sellerio e coi festival Sole Luna Doc Film Fest, Animaphix e Castelbuono Classica.
Ha esposto nelle tre edizioni della mostra itinerante T'essere, Tratti d'Europa presentata alla prima edizione del Festival delle Letterature Migranti di Palermo e alla mostra collettiva Uomini, luoghi, storie dell'VIII edizione della Settimana delle Culture.
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