La danza contemporanea incontra la storia del teatro più antico della città: “Météore” è al Bellini di Palermo
La danza contemporanea incontra la storia del teatro più antico di Palermo. “Météore” è la performance di danza contemporanea che conclude il ciclo di appuntamenti della rassegna di visite teatralizzate "Autunno al Bellini" sabato 14 dicembre alle 19. Con le musiche di Angelo Sicurella e sul palco le danzatrici Federica Aloisio e Emilia Guarino, i loro due corpi interagiscono con la sonorizzazione di Angelo Sicurella.
Inoltre ci saranno le visite guidate sulla storia del Teatro più antico di Palermo e la figura di Vincenzo Bellini, alla cui memoria è dedicato il nome dello storico Teatro e della piazza, tappa dell’itinerario arabo-normanno. Tra le opere che resero immortale Vincenzo Bellini, "La Sonnambula", tratta da un ballet-pantomime, balletto narrativo celebre tra il Settecento e l’Ottocento, andrà in scena nel 1838 a Palermo, proprio al Real Teatro Carolino che gli sarà dedicato qualche anno dopo.
Il racconto rievocherà la memoria di Vincenzo Bellini, tappa dell’itinerario arabo-normanno, scrigno di gioielli monumentali. Noto compositore ottocentesco nato a Catania, morto a 34 anni, compose arie, sinfonie, musica sacra e, soprattutto, alcune delle opere teatrali che lo resero immortale, come I Capuleti e i Montecchi (1830), La sonnambula (1831), Norma (1831) e I puritani (1835).
Inoltre ci saranno le visite guidate sulla storia del Teatro più antico di Palermo e la figura di Vincenzo Bellini, alla cui memoria è dedicato il nome dello storico Teatro e della piazza, tappa dell’itinerario arabo-normanno. Tra le opere che resero immortale Vincenzo Bellini, "La Sonnambula", tratta da un ballet-pantomime, balletto narrativo celebre tra il Settecento e l’Ottocento, andrà in scena nel 1838 a Palermo, proprio al Real Teatro Carolino che gli sarà dedicato qualche anno dopo.
Il racconto rievocherà la memoria di Vincenzo Bellini, tappa dell’itinerario arabo-normanno, scrigno di gioielli monumentali. Noto compositore ottocentesco nato a Catania, morto a 34 anni, compose arie, sinfonie, musica sacra e, soprattutto, alcune delle opere teatrali che lo resero immortale, come I Capuleti e i Montecchi (1830), La sonnambula (1831), Norma (1831) e I puritani (1835).
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