La domenica tra i saloni di Palazzo Alliata: visite esclusive nella nobile dimora di Palermo

Uno dei saloni di Palazzo Alliata di Pietratagliata a Palermo
È uno delle più significative dimore quattrocentesche di Palermo e torna ad aprire le sue porte dopo importanti lavori di restauro.
Parliamo di Palazzo Alliata di Pietratagliata, che domenica 13 novembre (e in replica il 4 dicembre) riapre per un ciclo di visite esclusive nelle quali verrà raccontata oltre 6 secoli di storia della nobile dimora e dove si potrà ammirare il celebre lampadario a 100 bracci che incantò la Regina d’Olanda.
La storica dimora, costruita nel 1473, è il risultato di cinque secoli di storia dell’arte in Sicilia con le sue numerose stratificazioni architettoniche e decorative, e’ certamente metafora della storia artistica di Palermo.
La torre merlata, la più alta della città alla fine del '400, svetta imperiosa rendendo unica la facciata principale abbellita da bifore, monofore e da una delle più rare finestre angolari nel Mediterraneo, tipiche dell’architettura tardo gotica catalana. Gli interni, splendidamente mantenuti, conservano fra le più significative testimonianze del Rococò siciliano.
Tra queste straordinari affreschi di Vito D’ Anna, realizzati nel 1762, adornano i soffitti dei saloni. In quello da ballo, dove il pittore celebra le virtù del Principe, fa’ da prezioso ornamento, inoltre, un enorme lampadario di Murano del XVIII secolo a 100 luci (che misura m 2.75 X 2.75) considerato il più grande conosciuto del suo genere.
Nel '900 grandi architetti quali Ernesto Basile e Vincenzo Palazzotto hanno reso questo edificio, per le decorazioni interne, uno dei capolavori del Neogotico siciliano.
Parliamo di Palazzo Alliata di Pietratagliata, che domenica 13 novembre (e in replica il 4 dicembre) riapre per un ciclo di visite esclusive nelle quali verrà raccontata oltre 6 secoli di storia della nobile dimora e dove si potrà ammirare il celebre lampadario a 100 bracci che incantò la Regina d’Olanda.
La storica dimora, costruita nel 1473, è il risultato di cinque secoli di storia dell’arte in Sicilia con le sue numerose stratificazioni architettoniche e decorative, e’ certamente metafora della storia artistica di Palermo.
La torre merlata, la più alta della città alla fine del '400, svetta imperiosa rendendo unica la facciata principale abbellita da bifore, monofore e da una delle più rare finestre angolari nel Mediterraneo, tipiche dell’architettura tardo gotica catalana. Gli interni, splendidamente mantenuti, conservano fra le più significative testimonianze del Rococò siciliano.
Tra queste straordinari affreschi di Vito D’ Anna, realizzati nel 1762, adornano i soffitti dei saloni. In quello da ballo, dove il pittore celebra le virtù del Principe, fa’ da prezioso ornamento, inoltre, un enorme lampadario di Murano del XVIII secolo a 100 luci (che misura m 2.75 X 2.75) considerato il più grande conosciuto del suo genere.
Nel '900 grandi architetti quali Ernesto Basile e Vincenzo Palazzotto hanno reso questo edificio, per le decorazioni interne, uno dei capolavori del Neogotico siciliano.
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