La grotta del santo nero e il marmo ferito del Cristo: alla scoperta del Santuario di San Calogero di Naro

Santuario di San Calogero di Naro
Castelli, chiese e monasteri sono i protagnisti di Naro, in un intreccio di storie, culture e religioni di cui è simbolo la chiesa Madre, un tempo moschea. Luoghi che saranno visitabili durante "Le Vie dei Tesori", che per la sua prima edizione si svolgerà nei weekend dal 13 al 29 settembre.
Tradizione vuole che San Calogero abbia abitato la grotta posta sotto l’antichissimo santuario a lui dedicato, di sicuro anteriore al 1542, anno in cui si parla di una chiesa già esistente. Il santuario fu poi ampliato nel 1748, la cripta restaurata nel 1819 e nel 1957. La facciata in pietra da taglio, che guarda a sud, è semplice ma elegante e armoniosa. In una cappelletta si scopre l’affresco di San Calogero col cacciatore.
Prima del coro una scala porta alla cripta, che risale al 1566, con la statua del santo nero – protagonista della festa ‘a piduni, a piedi scalzi – scolpita da Francesco Frazzetta, tranne la testa che fu completata dal figlio. Alla grotta si accede da un cancello: qui è anche un Cristo alla colonna, molto singolare perché l’ignoto scultore ha adoperato marmo con tali venature da rendere molto espressive le ferite di Gesù.
A Naro sono 12 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). È previsto un pullman su prenotazione domenica 22 settembre da Palermo a Naro, al costo di 20 euro.
Tradizione vuole che San Calogero abbia abitato la grotta posta sotto l’antichissimo santuario a lui dedicato, di sicuro anteriore al 1542, anno in cui si parla di una chiesa già esistente. Il santuario fu poi ampliato nel 1748, la cripta restaurata nel 1819 e nel 1957. La facciata in pietra da taglio, che guarda a sud, è semplice ma elegante e armoniosa. In una cappelletta si scopre l’affresco di San Calogero col cacciatore.
Prima del coro una scala porta alla cripta, che risale al 1566, con la statua del santo nero – protagonista della festa ‘a piduni, a piedi scalzi – scolpita da Francesco Frazzetta, tranne la testa che fu completata dal figlio. Alla grotta si accede da un cancello: qui è anche un Cristo alla colonna, molto singolare perché l’ignoto scultore ha adoperato marmo con tali venature da rendere molto espressive le ferite di Gesù.
A Naro sono 12 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). È previsto un pullman su prenotazione domenica 22 settembre da Palermo a Naro, al costo di 20 euro.
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