La "Luce di ottobre" di Togo: le opere inedite in mostra alla galleria Studio71 di Palermo
Un particolare della mostra "Luce di ottobre" di Togo
La galleria d'arte Studio71 inaugura, sabato 16 ottobre alle ore 18.00, la mostra personale di Enzo Migneco, in arte Togo, intitolata "Luce di ottobre". L'esposizione è accessibile fino al 6 novembre, tutti i giorni escluso i festivi, dalle ore 16.30 alle 19.
Le rappresentazioni pittoriche dell’artista prendono a prestito il tangibile e conosciuto (il mare, una montagna, una palma, le barche, le case) per poter ricreare un mondo personale pervaso da una vasta gamma di vibrazioni emotive che ribollono nelle viscere dell’artista stesso.
Scrive a tal proposito Tommaso Romano nel breve testo che introduce alla mostra: «Togo è un autentico creatore di immagini che si rivelano dall’onirico della contemplazione del luogo, del suo mare messinese, delle brume fascinose lombarde, dell’humus, insomma, frutto di una fervida stagione che lo distingue e lo fa unico per forma/informe e la cromaticità squillante».
«Esso ricrea - aggiunge - con la riformulazione di una forma che è tanto vera in lui quanto coinvolgente per chi sa ‘entrare’ nell’opera d’arte, fino a possederla, a farla divenire proprio paesaggio interiore».
Enzo Migneco (Togo) nel 1946 si trasferisce a Messina, città di origine della sua famiglia ed è qui che inizia adolescente i suoi primi approcci con l'arte ma nel 1962 torna a Milano che in quegli anni rappresentava il centro del mondo culturale italiano.
Nella città lombarda, pur in mezzo a stimoli ed ambienti culturali diversi, mantiene la memoria delle proprie radici e, dunque, la nota fondamentale di una mediterraneità ricca di immagini ma soprattutto di uno straripante colore.
Le rappresentazioni pittoriche dell’artista prendono a prestito il tangibile e conosciuto (il mare, una montagna, una palma, le barche, le case) per poter ricreare un mondo personale pervaso da una vasta gamma di vibrazioni emotive che ribollono nelle viscere dell’artista stesso.
Scrive a tal proposito Tommaso Romano nel breve testo che introduce alla mostra: «Togo è un autentico creatore di immagini che si rivelano dall’onirico della contemplazione del luogo, del suo mare messinese, delle brume fascinose lombarde, dell’humus, insomma, frutto di una fervida stagione che lo distingue e lo fa unico per forma/informe e la cromaticità squillante».
«Esso ricrea - aggiunge - con la riformulazione di una forma che è tanto vera in lui quanto coinvolgente per chi sa ‘entrare’ nell’opera d’arte, fino a possederla, a farla divenire proprio paesaggio interiore».
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«Il rapporto con la natura - scrive Vinny Scorsone - ha un’importanza vitale nelle opere di questo artista profondamente siciliano e al contempo pienamente addentro allo scenario internazionale, ed è proprio la natura che si offre a lui come "sponda" su cui far rimbalzare le riflessioni sulla nostra epoca in un percorso verso imprevedibili esiti».Enzo Migneco (Togo) nel 1946 si trasferisce a Messina, città di origine della sua famiglia ed è qui che inizia adolescente i suoi primi approcci con l'arte ma nel 1962 torna a Milano che in quegli anni rappresentava il centro del mondo culturale italiano.
Nella città lombarda, pur in mezzo a stimoli ed ambienti culturali diversi, mantiene la memoria delle proprie radici e, dunque, la nota fondamentale di una mediterraneità ricca di immagini ma soprattutto di uno straripante colore.
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