"La Madonna apparsa per il riscatto degli schiavi cristiani": visita alla Chiesa di Santa Maria della Mercede
La statua di Maria Santissima della Mercede al Capo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
La storia della Chiesa di Santa Maria della Mercede è legata alla guerra che infuriò per secoli nel Mediterraneo, con corsari cristiani e musulmani che facevano a gara per predare uomini e donne e venderli al mercato degli schiavi. L’Ordine dei Mercedari, fondato nel 1218 a Barcellona di Spagna, aveva come voto la redenzione dei cristiani catturati e, qualora fosse stato necessario, l’impegno a riscattarli rimanendo in prigione al loro posto. I Padri mercedari giunsero a Palermo nel 1463 e nel 1482 costruirono questa chiesa e un convento (il primo in Italia), oggi non più esistente.
Il 18 novembre 1590 un gruppo di laici fondò la Compagnia Santa Maria la Mercè, con lo scopo di divulgare il culto e la devozione alla Vergine invocata sotto questo titolo. La preziosa statua che ancora oggi va in processione l’ultima domenica di settembre, accolta dal grido del quartiere: “A regina du Capu è, viva ‘a Madonna Micce”.
La visita ha una durata di 10 minuti ed è accessibile ai disabili (da discesa dell’Eternità).
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
La storia della Chiesa di Santa Maria della Mercede è legata alla guerra che infuriò per secoli nel Mediterraneo, con corsari cristiani e musulmani che facevano a gara per predare uomini e donne e venderli al mercato degli schiavi. L’Ordine dei Mercedari, fondato nel 1218 a Barcellona di Spagna, aveva come voto la redenzione dei cristiani catturati e, qualora fosse stato necessario, l’impegno a riscattarli rimanendo in prigione al loro posto. I Padri mercedari giunsero a Palermo nel 1463 e nel 1482 costruirono questa chiesa e un convento (il primo in Italia), oggi non più esistente.
Il 18 novembre 1590 un gruppo di laici fondò la Compagnia Santa Maria la Mercè, con lo scopo di divulgare il culto e la devozione alla Vergine invocata sotto questo titolo. La preziosa statua che ancora oggi va in processione l’ultima domenica di settembre, accolta dal grido del quartiere: “A regina du Capu è, viva ‘a Madonna Micce”.
La visita ha una durata di 10 minuti ed è accessibile ai disabili (da discesa dell’Eternità).
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