La Madonna nascosta che salvò dalla peste: la visita guidata nella chiesa del Carmine di Sambuca di Sicilia
La Madonna dell'udienza di Sambuca di Sicilia
Passeggiare nel borgo di Sambuca – eletto tra i più belli d’Italia – vuol dire ritrovare un vivere lento, fatto di chiacchiere, dolci, vini liquorosi che fermentano nelle pirrere scavate nel tufo, antichi palazzi nobiliari, e ancora, le torri, i forni, l’arabo Mazzallakkar, il teatro gioiello, la fondazione dedicata al pittore degli umili mestieri. "Le Vie dei Tesori", arriva a Sambuca per la sua prima edizione, nei tre weekend dal 13 al 29 settembre (leggi l'articolo di approfondimento).
La bellezza e la dolcezza della Madonna dell’Udienza di Antonello Gagini lascia esterrefatti. La statua risale ai primi anni del XVI secolo e fu portata da famiglie mazaresi alla Torre di Cellaro. Nascosta per tanti anni in un’intercapedine di un forno delle cucine della torre, fu trovata da un contadino sambucese nel 1575, durante un’epidemia di peste.
Fu portata in processione per le strade del quartiere dell’Infermeria, che ospitava i lebbrosi, nella speranza che si compisse il miracolo. Così fu, i lebbrosi guarirono e da quel momento nacque il nome di Madonna dell’Udienza, perché la Vergine aveva ascoltato le preghiere degli ammalati. Ogni anno il simulacro viene portato in processione e ogni dieci anni attraversa l’antico quartiere dell’Infermeria. La chiesa rinascimentale conserva un chiostro del vicino convento dei Carmelitani. Il prospetto è del 1915.
A Sambuca sono 13 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 15 e il 29 settembre da Palermo a Sambuca, al costo di 15 euro.
La bellezza e la dolcezza della Madonna dell’Udienza di Antonello Gagini lascia esterrefatti. La statua risale ai primi anni del XVI secolo e fu portata da famiglie mazaresi alla Torre di Cellaro. Nascosta per tanti anni in un’intercapedine di un forno delle cucine della torre, fu trovata da un contadino sambucese nel 1575, durante un’epidemia di peste.
Fu portata in processione per le strade del quartiere dell’Infermeria, che ospitava i lebbrosi, nella speranza che si compisse il miracolo. Così fu, i lebbrosi guarirono e da quel momento nacque il nome di Madonna dell’Udienza, perché la Vergine aveva ascoltato le preghiere degli ammalati. Ogni anno il simulacro viene portato in processione e ogni dieci anni attraversa l’antico quartiere dell’Infermeria. La chiesa rinascimentale conserva un chiostro del vicino convento dei Carmelitani. Il prospetto è del 1915.
A Sambuca sono 13 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 15 e il 29 settembre da Palermo a Sambuca, al costo di 15 euro.
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