ITINERARI E LUOGHI
Tra cave e cunicoli, chiese e palazzi privati: scopriamo Sambuca con "Le Vie dei Tesori"
Passeggiate, degustazioni, aperture straordinarie di monumenti nascosti: il festival "Le Vie dei Tesori" apre le porte dei Sambuca di Sicilia per tre fine settimana di settembre
Sambuca di Sicilia
Il ricco emiro costruì Al Zabut, il castello che guardava dall’alto alla giovane Sambuca, con le sue stradine strette di cui il terremoto non è riuscito a distruggere la pianta antica: la ricchezza della Sicilia è a portata di mano (anzi di coupon dotati di Qr-code, che si acquistano on line sul sito del Festival e vengono smarcati all’ingresso dei luoghi).
Sul posto, il racconto dei luoghi, alla ricerca di aneddoti, curiosità, collegamenti: perché il segreto de "Le Vie dei Tesori" sta proprio nello storytelling che il pubblico dimostra di apprezzare, visto che il festival l’anno scorso ha raccolto 370 mila visitatori.
Passeggiare in questo borgo vuol dire ritrovare un vivere lento, fatto di chiacchiere assolate, dolci carnali, vini liquorosi che fermentano nelle pirrere scavate nel tufo, antichi palazzi nobiliari, resti di un’Ottocento glorioso che collezionava vasi attici e ancora, le torri, i forni, il fortino arabo Mazzallakkar e il palmeto fenicio, il teatro gioiello, la fondazione dedicata al pittore degli umili mestieri.
Si potrà visitare la più grande di queste cave per il Festival, ma i posti da scoprire sono veramente tanti. Si avranno a disposizione sempre tre weekend, ma solo sabato e domenica, dal 14 al 29 settembre.
Ma perché non fermarsi al tramonto per una delle due visite guidate con degustazione di vini Planeta? Sono il 21 e il 28 settembre, strettamente legate alla nobile famiglia del vino che mette a disposizione dei visitatori sia il palazzo dei baroni di Santa Cecilia - articolato ingranaggio di memorabilia, ricordi, lettere, costumi, uniformi – che l’affascinante Ulmo, il baglio cinquecentesco che guarda ad un fortino arabo semisommerso dalle acque del lago Arancio e che fu la prima sede delle cantine Planeta.
Sambuca ha deciso veramente di mettersi in gioco, ad iniziare dal Comune che ha prestato il suo supporto per individuare i tesori da aprire.
Il viaggio passa anche dalla Chiesa Madre che soltanto da pochi mesi è stata restituita alla città, dopo essere stata per cinquant’anni – dal terremoto del Belice - il simbolo di una ricostruzione incompiuta. Dalla sua rocca, guarda al paese; in origine era una piccola cappella, nel 1642 fu ricostruita grazie al contributo della marchesa Donna Giulia Baldi Centellis.
Completata nel 1651, ha un campanile ricavato da un’antica torre saracena di difesa. È una scoperta invece la commovente Madonna dell’Udienza di Antonello Gagini, rimasta nascosta per tanti anni nell’intercapedine di un forno delle cucine della torre di Cellaro, fu trovata da un contadino nel 1575, durante un’epidemia di peste e, racconta la leggenda, da quel momento gli ammalati guarirono per prodigio: oggi è alla chiesa del Carmine.
Poco lontano, a Santa Caterina, sembrerà di sentire il profumo delle "minne di vergini" che una suora creò per il matrimonio del marchese mecenate, don Pietro Beccadelli.
E soltanto per "Le Vie dei Tesori", p possibile salire una particolare scala elicoidale (di solito chiusa) che conduce a una terrazza e da lì, al coro che sovrasta la chiesa del Purgatorio, che oggi ospita il MUDIA, il museo di arte sacra.
Da non perdere due case private: Palazzo Panitteri e casa Amodeo, che in effetti è piuttosto un piccolo complesso di abitazioni collegate da spazi verdi, il Teatro L’Idea che è un piccolo gioiello con sala all’italiana; la pinacoteca Gianbecchina, lascito del pittore che preferì sempre dipingere il mondo contadino, e la Biblioteca Navarriana, aperta dalla Banca Sicana che ha costruito un focus documentario su Emanuele Navarro della Miraglia, scrittore sambucese, considerato uno dei maestri del Verismo.
"La vera storia di Sambuca" è la passeggiata condotta da Antonella Di Giovanna, domenica 29 settembre, permetterà di capire un borgo giallo intenso incastonato tra i Monti Genuardo, il sito archeologico di Adranone e la valle intorno al Lago Arancio. Durante la passeggiata si scoprirà la sua anima antica fatta di vicoli saraceni, palazzi nobiliari e altoborghesi (info e prenotazioni sul sito).
Due speciali visite guidate in luoghi di grande fascino: sono previste per sabato 21 settembre alle 19 all’Ulmo e sabato 28 a Palazzo Planeta, e si chiuderanno con una degustazione di vini Planeta. Si deve prenotare, sempre sul sito.
Come partecipare: basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito web della manifestazione e presentarsi sul luogo.
Un coupon da 12 euro è valido per 10 visite, da 6 euro per 4 visite e da 2.50 euro è valido per un singolo ingresso. Un coupon da 3.50 euro è valido per un ingresso ai luoghi su prenotazione (sul sito o con ingresso sul luogo, se i posti non sono tutti prenotati).
Un coupon da 5 euro è valido per una passeggiata (anche in questo caso, su prenotazione). A tutti coloro che acquisiranno i coupon sul sito verrà inviata per mail una pagina dotata di un codice QR da stampare (o salvare sullo smartphone) e mostrare all’ingresso dei luoghi.
Una delle principali novità di quest’anno è la possibilità di scoprire la Sicilia in pullmancome fosse un unico museo diffuso con gite giornaliere da Palermo.
Insomma, si potrà percorrere da un capo all’altro l’Isola, tra grandi città e piccoli borghi, per ammirare tesori celebri e luoghi ancora tutti da scoprire. Il progetto nasce con Labisi Eventi Vettore ufficiale: si partirà da Palermo (piazzale Giotto) al mattino, per tornare la sera con gli occhi colmi di bellezza.
Il biglietto (15 euro) coprirà solo il tragitto, senza guida e senza i coupon d’ingresso ai luoghi che andranno invece acquistati online sul sito o nei box office sul posto: da Palermo a Sambuca sono stati organizzati due pullman, il 15 e il 29 settembre, partenza alle 9 da piazzale Giotto e rientro alle 19 (biglietto: 15 euro, scopri di più).
Una delle principali novità di quest’anno è scoprire veramente la Sicilia, un unico museo diffuso; ma comodamente, in pullman, con gite giornaliere da PALERMO. Si potrà percorrere da un capo all’altro l’Isola. Il progetto nasce con Labisi Eventi Vettore ufficiale.
Le Vie dei Tesori nascono da un lavoro srotolato sull’intero territorio, a cui contribuiscono i Comuni, le Diocesi, gli enti, le Soprintendenze quest’anno, su input dell’assessore Sebastiano Tusa al quale la manifestazione è dedicata, e per volontà del presidente della Regione Nello Musumeci e del dirigente generale dell’assessorato ai Beni culturali, Sergio Alessandro, la Regione Siciliana ha firmato con il festival un innovativo accordo di valorizzazione con cui – pur non attribuendole risorse finanziarie – ne riconosce la valenza strategica per la promozione della Sicilia mettendo a disposizione i luoghi e rendendo più agili i processi decisionali. Da Roma, poi, sono arrivati, ormai per il quarto anno, la medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica e i patrocini del Senato, della Camera, del ministero dei Beni culturali.
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