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"La mia Siria a Palermo": la guerra raccontata dal reportage fotografico di Tiziana Gulotta

  • Settimana delle culture
  • CaMus - Palermo
  • Dal 29 settembre al 16 ottobre (dal mercoledì al sabato) (evento concluso)
  • Dalle 19.30 a mezzanotte
  • Gratuito
  • Info sul sito di Camus o via mail a info@camuspalermo.it
Balarm
La redazione

Una foto di Tiziana Gulatta per la mostra "La Mia Siria"

Nell'ambito del programma della "Settimana delle culture", torna per la seconda volta, la mostra fotografica della giornalista Tiziana Gulotta La Mia Siria a Palermo, in programma al centro culturale Camus dal 29 settembre al 16 ottobre 2021.

La mostra, composta da quindici immagini a colori (30x45 cm) documenta la vita quotidiana di una famiglia di rifugiati a Palermo, dopo la fuga da una delle province che erano state occupate dall’Isis, nel nord-est della Siria. I quindici scatti si aggiungono al reportage fotografico dal titolo "Sirya 99 reportage vintage kodak film", che si articola in 30 vintage kodak film (20x30), nell’ambito del progetto "Per non dimenticare la Siria", presentato a Palermo nel 2016.

L’autrice della mostra, Tiziana Gulotta, intende richiamare le coscienze di questa città fornendo il suo prezioso contributo. Le storie da lei raccontate sono ventisette e ognuna rappresenta, a suo modo, una narrazione esemplare.

Esemplare per il coinvolgimento dell'autrice, la sua volontà di andare indietro nel tempo, di andare a monte di un fatto giornalistico che è sotto gli occhi di tutti, un tema sociale oggi di grande importanza come quello della guerra in Siria; la sua è una denuncia, un richiamo alla normalità che ha vissuto e amato profondamente in quell’anno, il 1999, vissuto in quel paese meraviglioso.

Quelle di Tiziana sono fotografie fresche, realizzate "on the road", con quell’inconsapevole taglio da street photography che richiama anche la nostra di quotidianità: il venditore di kebab o di fichi d'India, il chiosco della frutta legano le nostre alle tradizioni arabe dei siriani. 

Tiziana è una giornalista abituata ad usare le parole e stavolta si rivela inedita fotografa per mostrarci cose che devono essere apprezzate. É la professionista che davanti alle notizie dolorose della cronaca di questi tempi, ha deciso di dare il proprio contributo e di non girarsi dall'altra parte, ma di impegnarsi a rivelare una situazione che era di quotidiana normalità e che purtroppo rischia di perdersi per sempre. 

Ogni singola fotografia realizzata in kodak film, che oggi definiremmo "vintage", è nata dalla consapevole scelta della reporter di scattare, di mostrare, di raccontare. La documentazione è fresca, netta, senza forzature estetiche perchè all'autrice interessa la spontaneità e la vita traspare in tutta chiarezza da queste immagini. L'intenzione è quella di portare sotto gli occhi di tutti una precisa e non distorta immagine della realtà.
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