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La musica incontra la storia ad Agrigento: le visite immersive alla Valle dei Templi

Balarm
La redazione

Una visita alla Valle dei Templi

Scoprire al tramonto i templi greci, quando la luce li tinge di rosa; camminare tra le rovine, entrare nelle catacombe paleocristiane, ascoltando musica in cuffia.

È una nuova esperienza sensoriale, immersiva, unica quella che CoopCulture propone dal 17 luglio al 4 settembre, ogni giovedì alle 18.45 (luglio) e alle 18.15 (agosto), con cadenza settimanale (ad agosto sarà alle 18.15) alla Valle dei Templi di Agrigento.

È un format nuovo che fa parte di un unico progetto diffuso nei siti dell’intera penisola, in Sicilia anche a Segesta e Selinunte.

In "SonOra", suggestioni dal passato e musica” la bellezza dei luoghi si fonde con brani parte di una colonna sonora appositamente studiata da Giovanni Bietti, musicologo, pianista e compositore, considerato tra i migliori divulgatori italiani di cultura musicale.

Ai visitatori vengono fornite delle cuffie per ascoltare i pezzi scelti da Bietti pensando ai siti, ma in maniera trasversale, attraversando secoli, stili, compositori.

Quindi l’eleganza di Debussy è accanto alla dolcezza di Ravel, l’impegno di Bellini sottolinea la potenza di Sting; dal classicismo al romanticismo notturno, dalle suggestioni crepuscolari alle passioni ottocentesche, fino alle sonorità del Novecento.

L'obiettivo è quello di creare un dialogo unico e coinvolgente calibrato e in dialogo con i diversi siti.

«Ho cercato di proporre un percorso cronologico che va da fine Settecento a metà Novecento e che esplora diversi Paesi e tradizioni culturali – spiega Giovanni Bietti -. Tutti i brani si muovono sul filo di una meditazione contemplativa, categoria estetica che ricorre spesso nelle rese artistiche del tramonto e della notte soprattutto a partire dal primo Ottocento».

Gli archeologi di CoopCulture conducono i partecipanti tra le rovine dei templi dorici e nelle catacombe paleocristiane ricavate dentro cisterne greche. Si ascolta la storia dei siti, le valenze economiche e culturali, e poi ci si lascia cullare dalla musica, centrando in connessione con i luoghi.
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