La Passione di Cristo tra poesia e canti sacri: il Ditirammu va in scena ai Cantieri alla Zisa

Riti delle sacre scritture e canti, antichi e struggenti, portano sul palco una rappresentazione poetica della morte, della passione e della resurrezione di Gesù.
Nell'ambito della stagione del Teatro Ditirammu, va in scena giovedì 28 marzo alle 18.30 e alle 21.00, alla Bottega 5 dei Cantieri culturali alla Zisa lo spettacolo dal titolo "Martorio. Parti di la Simana Santa".
Una ricostruzione della Settimana Santa frutto di attente e minuziose ricerche fatte da Vito Parrinello e da Rosa Mistretta che, oltre vent'anni fa, attingendo all’immenso patrimonio orale della tradizione siciliana (in particolare alle raccolte dell’etnomusicologo Alberto Favara e agli studi dell’antropologo Nino Buttitta), consegnarono ai palermitani una emozionante "offerta", frammenti di cunti, canti sacri e immagini impreziositi dalla suggestiva scenografia e video di Fabrizio Lupo.
Il racconto prende vita dalla voce di due figure che narrano e cantano, ognuno per la sua parte, la storia della "salvezza".
Gigi Borruso ripercorre i riti delle sacre scritture mostrando alcune immagini proiettate su un telo che simboleggia, nel momento più toccante, a calata da tila.
E poi, l’antico e struggente canto di Rosa Mistretta, oggi interpretato da Elisa Parrinello, entrambi elementi del rito che con le voci delle "lamentazioni" e le melodie della banda, offrono allo spettatore una delle più belle pagine di canto popolare.
Sul palco: Elisa Parrinello, Gigi Borruso, Giacco Pojero, Rosalia Raffa, Massimo Vella, Nico Podix e Giovanni Parrinello.
Nell'ambito della stagione del Teatro Ditirammu, va in scena giovedì 28 marzo alle 18.30 e alle 21.00, alla Bottega 5 dei Cantieri culturali alla Zisa lo spettacolo dal titolo "Martorio. Parti di la Simana Santa".
Una ricostruzione della Settimana Santa frutto di attente e minuziose ricerche fatte da Vito Parrinello e da Rosa Mistretta che, oltre vent'anni fa, attingendo all’immenso patrimonio orale della tradizione siciliana (in particolare alle raccolte dell’etnomusicologo Alberto Favara e agli studi dell’antropologo Nino Buttitta), consegnarono ai palermitani una emozionante "offerta", frammenti di cunti, canti sacri e immagini impreziositi dalla suggestiva scenografia e video di Fabrizio Lupo.
Il racconto prende vita dalla voce di due figure che narrano e cantano, ognuno per la sua parte, la storia della "salvezza".
Gigi Borruso ripercorre i riti delle sacre scritture mostrando alcune immagini proiettate su un telo che simboleggia, nel momento più toccante, a calata da tila.
E poi, l’antico e struggente canto di Rosa Mistretta, oggi interpretato da Elisa Parrinello, entrambi elementi del rito che con le voci delle "lamentazioni" e le melodie della banda, offrono allo spettatore una delle più belle pagine di canto popolare.
Sul palco: Elisa Parrinello, Gigi Borruso, Giacco Pojero, Rosalia Raffa, Massimo Vella, Nico Podix e Giovanni Parrinello.
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