"La patente", "L'uomo dal fiore in bocca" e "La giara": Pirandello a Niscemi per la regia di Mario e Marco Pupella
Marco Pupella
Una serata interamente dedicata a Luigi Pirandello è di scena a Niscemi: sabato 21 settembre Mario Pupella dirige "La patente" e "L'uomo dal fiore in bocca" e Mario Pupella dirige la divertentissima "La giara".
In scena, oltre allo stesso Mario Pupella, gli attori Francesco Grisafi, Lavinia Pupella, Vincenzo Pepe, Nando Chifari, Mirko Ingrassia, Sandra Zerilli e Agnese Rincione.
"La patente" è una commedia in un atto scritta da Pirandello nel 1917 con il titolo "A patenti", e destinata alla rappresentazione in lingua siciliana. Protagonista è Chiarchiaro, maschera a tratti grottesca di uno "jettatore" che chiede finalmente giustizia per gli effetti nefasti della cattiva fama che ha assalito lui e tutta la sua famiglia.
"L'uomo dal fiore in bocca", invece, è un dramma borghese del 1922 in cui Pirandello affronta i temi dell'incomunicabilità e della relatività della realtà. In scena un dialogo tra un uomo malato e prossimo alla morte e un uomo come tanti, che non si pone alcun problema sulla fine dell'esistenza.
Don Lolò Zirafa, il protagonista de "La giara", è un proprietario terriero ricco e taccagno, che, dopo l'acquisto di una enorme giara per conservare l'olio della nuova raccolta, accade un fatto strano: per ragioni misteriose il grosso recipiente viene ritrovato, da nuovo di zecca, perfettamente spaccato in due, fatto che lo fa andare su tutte le furie.
In scena, oltre allo stesso Mario Pupella, gli attori Francesco Grisafi, Lavinia Pupella, Vincenzo Pepe, Nando Chifari, Mirko Ingrassia, Sandra Zerilli e Agnese Rincione.
"La patente" è una commedia in un atto scritta da Pirandello nel 1917 con il titolo "A patenti", e destinata alla rappresentazione in lingua siciliana. Protagonista è Chiarchiaro, maschera a tratti grottesca di uno "jettatore" che chiede finalmente giustizia per gli effetti nefasti della cattiva fama che ha assalito lui e tutta la sua famiglia.
"L'uomo dal fiore in bocca", invece, è un dramma borghese del 1922 in cui Pirandello affronta i temi dell'incomunicabilità e della relatività della realtà. In scena un dialogo tra un uomo malato e prossimo alla morte e un uomo come tanti, che non si pone alcun problema sulla fine dell'esistenza.
Don Lolò Zirafa, il protagonista de "La giara", è un proprietario terriero ricco e taccagno, che, dopo l'acquisto di una enorme giara per conservare l'olio della nuova raccolta, accade un fatto strano: per ragioni misteriose il grosso recipiente viene ritrovato, da nuovo di zecca, perfettamente spaccato in due, fatto che lo fa andare su tutte le furie.
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