La più grande chiesa di Sicilia e il panorama sull’Etna: a Catania le visite a San Nicolò l'Arena
La Chiesa di San Nicolò l'Arena a Catania
Katane – questo uno dei nomi d’origine di Catania, che in greco antico significa “grattugia”, probabilmente per le irregolarità del territorio lavico su cui sorge – fu distrutta più volte da eruzioni, terremoti e invasioni. Quella che vediamo oggi è il risultato dell’ultima splendida ricostruzione del 1693. "Le Vie dei Tesori", quest’anno dal 4 ottobre al 3 novembre, apre oltre quaranta luoghi: anfiteatri, chiese, cupole, palazzi nobiliari: un’occasione unica per scoprire una città dall’inconsueta bellezza.
Con i suoi 105 metri di lunghezza, 48 di larghezza e un’altezza di 66 metri, quella di San Ncolò l'Arena è la più grande chiesa della Sicilia. Non stupisce, quindi, che le opere al suo interno appaiano di dimensioni minuscole, se confrontate con la vastità degli ambienti e con il candore dell’intonaco delle pareti.
Nelle cappelle c’è il trionfo di materiali nobili che rievocano un mondo di viaggi e di mercanti: libeccio di Trapani, alabastro di Roma, calcare alabastrino di Palermo, giallo di Siena, verde di Calabria, marmo tessalico, bianco di Carrara, marmo di Taormina, marmo di Billiemi, rosso di Francia, morgatello di Spagna, marmo nero di Portovenere.
Piccolo sembra anche l’organo del famoso maestro Donato Del Piano, recentemente restaurato, che invece è grandissimo e strepitoso: può essere suonato da tre persone. Ma è salendo i 141 gradini della scala a chiocciola che i visitatori potranno trovare la sorpresa più grande. Da lassù si scorge l’Etna, il Monte Po e perfino le coste della città di Siracusa.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
Con i suoi 105 metri di lunghezza, 48 di larghezza e un’altezza di 66 metri, quella di San Ncolò l'Arena è la più grande chiesa della Sicilia. Non stupisce, quindi, che le opere al suo interno appaiano di dimensioni minuscole, se confrontate con la vastità degli ambienti e con il candore dell’intonaco delle pareti.
Nelle cappelle c’è il trionfo di materiali nobili che rievocano un mondo di viaggi e di mercanti: libeccio di Trapani, alabastro di Roma, calcare alabastrino di Palermo, giallo di Siena, verde di Calabria, marmo tessalico, bianco di Carrara, marmo di Taormina, marmo di Billiemi, rosso di Francia, morgatello di Spagna, marmo nero di Portovenere.
Piccolo sembra anche l’organo del famoso maestro Donato Del Piano, recentemente restaurato, che invece è grandissimo e strepitoso: può essere suonato da tre persone. Ma è salendo i 141 gradini della scala a chiocciola che i visitatori potranno trovare la sorpresa più grande. Da lassù si scorge l’Etna, il Monte Po e perfino le coste della città di Siracusa.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
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