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La salute non è un tabù: a Bagheria l'evento "Fallo sicuro" tra giochi e educazione sessuale

  • Vari luoghi della città - Bagheria (Pa) - Vedi mappa
  • 11 maggio 2019 (evento concluso)
  • Dalle 18.30
  • Gratuito
Balarm
La redazione
Si chiama "Fallo sicuro" la manifestazione che si terrà a Bagheria organizzata dall'associazione "Parru Cu Tia". Al fine di sensibilizzare i più giovani all’uso del preservativo, in programma giochi istruttivi e distribuzione di preservativi.

I volontari dell’associazione saranno presenti in Corso Umberto I alle 18.30 e in piazza Verdone alle 21.30.

I preservativi evitano di farci ammalare, eppure non li usiamo. Lontani ormai dal periodo in cui il sesso era un rischio mortale, oggi i condom hanno smesso di andare di moda e persino lo stigma cattolico inizia ad alleggerirsi: “Il preservativo? È uno dei metodi per combattere l’Aids,” ha detto Bergoglio qualche anno fa.

Eppure in Italia, dal 2007, le vendite di preservativi sono calate del 13%. Ma preservativo ìè l’unico fra i contraccettivi a proteggere anche dalle malattie e infezioni sessualmente trasmissibili con un indice di affidabilità che arriva anche al 97%.

Nel nostro Paese se ne parla poco e non ci sono molti studi sugli aspetti psicologici legati all’inutilizzo dei preservativi, eppure esiste un repertorio di scuse che gli uomini inventano per evitare di usarlo e che sono universalmente valide.

L’indagine pubblicata sul Journal of Sex Research ha mostrato che oltre l’80% dei ragazzi tra i 21 e i 30 anni ammette di aver usato almeno una volta una tattica per risparmiarsi l’uso del preservativo durante il rapporto sessuale; gli intervistati, in generale, hanno ammesso di ricorrere a diversi tipi di scuse (più di tre).

L’odio per il condom arriva addirittura a generare quella che è una vera e propria forma di violenza, lo stealthing, che consiste nello sfilarsi il condom durante il rapporto senza avvisare la o il partner.

Eppure, anche se non siamo più negli anni Ottanta, un rapporto sessuale è ancora in grado, se non di rovinare la vita, quantomeno di peggiorarne, e di molto, il tenore. È in atto infatti un vero e proprio boom di malattie veneree. Ovviamente c’è l’Hiv, infezione su cui si è ingiustamente abbassata la guardia, dato che l’epidemia è tutto fuorché rientrata (in Italia non si scende sotto le 3.700 nuove diagnosi l’anno e l’84% di queste è attribuibile a rapporti sessuali non protetti).

Seppur non metta più paura come qualche decennio fa, nel nostro Paese le persone che vivono con l’Hiv sono circa 130mila: 15mila di queste non sanno di essere sieropositive, e di quest’ultimo gruppo ben 6mila sono per giunta in fase avanzata (fonte).
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