La sfarzosa dimora palermitana di principi e principesse: visite a Palazzo Alliata di Villafranca
Palazzo Alliata di Villafranca a Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Dove la magnificenza è al di là di ogni immaginazione: entrare all'interno di Palazzo Alliata di Villafranca è come fare un salto nei fasti del Settecento palermitan, abbagliati da affreschi, stucchi, maioliche, mobili, arredi, collezioni d’arte.
Sorto sui resti di due edifici di proprietàdi don Aloisio Beccadelli di Bologna, il palazzo fu realizzato a metà del 17esimo secolo a opera di Francesco Alliata e Lanza, settimo barone, terzo principe di Villafranca e duca di Sala di Paruta, ma dopo il terremoto del 1751 fu completamente ristrutturato. Nel cantiere vi lavorarono, tra gli altri, l’architetto Giovanni Battista Vaccarini, stuccatori di scuola serpottiana e il pittore Gaspare Serenario.
Il Palazzo custodisce una collezione di opere di notevole pregio storico e artistico, come la "Crocifissione" di Antoon Van Dyck, due grandi tele di Matthias Stom e due di Pietro D’Asaro.
La visita ha una durata di 30 minuti ed non è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Dove la magnificenza è al di là di ogni immaginazione: entrare all'interno di Palazzo Alliata di Villafranca è come fare un salto nei fasti del Settecento palermitan, abbagliati da affreschi, stucchi, maioliche, mobili, arredi, collezioni d’arte.
Sorto sui resti di due edifici di proprietàdi don Aloisio Beccadelli di Bologna, il palazzo fu realizzato a metà del 17esimo secolo a opera di Francesco Alliata e Lanza, settimo barone, terzo principe di Villafranca e duca di Sala di Paruta, ma dopo il terremoto del 1751 fu completamente ristrutturato. Nel cantiere vi lavorarono, tra gli altri, l’architetto Giovanni Battista Vaccarini, stuccatori di scuola serpottiana e il pittore Gaspare Serenario.
Il Palazzo custodisce una collezione di opere di notevole pregio storico e artistico, come la "Crocifissione" di Antoon Van Dyck, due grandi tele di Matthias Stom e due di Pietro D’Asaro.
La visita ha una durata di 30 minuti ed non è accessibile ai disabili.
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