La "Turandot" di Giacomo Puccini inaugura la stagione del Teatro Massimo di Palermo
Va in scena, dal 19 al 27 gennaio, al Teatro Massimo di Palermo "Turandot" di Giacomo Puccini, con la direzione di Gabriele Ferro e la regia di Fabio Cherstich, autore anche del concept dello spettacolo insieme ai videoartisti russi AES+F, che hanno creato video, scene e costumi dello spettacolo.
Si tratta di un nuovo allestimento del Teatro Massimo che viene presentato a Palermo per la prima volta, realizzato in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna e il Badisches Staatstheater di Karlsruhe e in partnership con il Lakhta Center di San Pietroburgo, mentre partner tecnico per i costumi è Alcantara.
L’opera sarà ambientata non al tempo delle favole, ma nel futuro delle prossime generazioni: un futuro coloratissimo dove i complessi paesaggi urbani fanno da sfondo a un popolo in abiti che ricordano le epoche dei totaliritasmi europei. Il regno di Turandot è un matriarcato che punisce gli uomini per lo stupro subìto dall’ava della principessa: lattei robot dalle sembianze vagamente femminili torturano gli sfortunati pretendenti e il palazzo di Turandot è un gigantesco drago che sorvola i cieli della città proiettando immagini tridimensionali che rappresentano i diversi aspetti della personalità della principessa.
La fiaba di Turandot ha origine in Persia, si sposta poi in Cina, trasformata in commedia da Carlo Gozzi a Venezia, tradotta infine in tedesco da Schiller, la fonte cui attingono Puccini e i suoi librettisti.
In scena nel ruolo della principessa di ghiaccio che si sciolge al primo bacio d’amore si alterneranno il soprano ucraino Tatiana Melnychenko, al debutto nel ruolo, e Astrik Khanamiryan. Debutto europeo nel ruolo di Calaf anche per il tenore americano Brian Jagde, che si alterna con Carlo Ventre. Liù sarà interpretata da Valeria Sepe, dopo il grande successo ottenuto come protagonista de La bohème a dicembre, e da Alexandra Grigoras, e i bassi Simon Orfila e Yuri Vorobiev sosterranno a giorni alterni il ruolo di Timur; negli altri ruoli Antonello Ceron (Altoum e Principe di Persia), Vincenzo Taormina e Federico Longhi (Ping), Francesco Marsiglia (Pang), Manuel Pierattelli (Pong) e Luciano Roberti (Mandarino). Gabriele Ferro salirà sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo, il Coro del Teatro Massimo sarà diretto da Piero Monti, il Coro di voci bianche da Salvatore Punturo.
Si tratta di un nuovo allestimento del Teatro Massimo che viene presentato a Palermo per la prima volta, realizzato in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna e il Badisches Staatstheater di Karlsruhe e in partnership con il Lakhta Center di San Pietroburgo, mentre partner tecnico per i costumi è Alcantara.
L’opera sarà ambientata non al tempo delle favole, ma nel futuro delle prossime generazioni: un futuro coloratissimo dove i complessi paesaggi urbani fanno da sfondo a un popolo in abiti che ricordano le epoche dei totaliritasmi europei. Il regno di Turandot è un matriarcato che punisce gli uomini per lo stupro subìto dall’ava della principessa: lattei robot dalle sembianze vagamente femminili torturano gli sfortunati pretendenti e il palazzo di Turandot è un gigantesco drago che sorvola i cieli della città proiettando immagini tridimensionali che rappresentano i diversi aspetti della personalità della principessa.
La fiaba di Turandot ha origine in Persia, si sposta poi in Cina, trasformata in commedia da Carlo Gozzi a Venezia, tradotta infine in tedesco da Schiller, la fonte cui attingono Puccini e i suoi librettisti.
In scena nel ruolo della principessa di ghiaccio che si sciolge al primo bacio d’amore si alterneranno il soprano ucraino Tatiana Melnychenko, al debutto nel ruolo, e Astrik Khanamiryan. Debutto europeo nel ruolo di Calaf anche per il tenore americano Brian Jagde, che si alterna con Carlo Ventre. Liù sarà interpretata da Valeria Sepe, dopo il grande successo ottenuto come protagonista de La bohème a dicembre, e da Alexandra Grigoras, e i bassi Simon Orfila e Yuri Vorobiev sosterranno a giorni alterni il ruolo di Timur; negli altri ruoli Antonello Ceron (Altoum e Principe di Persia), Vincenzo Taormina e Federico Longhi (Ping), Francesco Marsiglia (Pang), Manuel Pierattelli (Pong) e Luciano Roberti (Mandarino). Gabriele Ferro salirà sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo, il Coro del Teatro Massimo sarà diretto da Piero Monti, il Coro di voci bianche da Salvatore Punturo.
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