La visita guidata al Castello di Maredolce, il maestoso forte di Brancaccio tra emiri e normanni
Il Castello di Maredolce a Palermo
Arriva a Palermo #SettembreUnesco, un progetto che mira a valorizzare, oltre ai già noti siti della città, altri tredici luoghi dal grande impatto storico e culturale, ma non ancora iscritti nel percorso arabo normanno. Una manifestazione che si svolge dal 14 al 29 settembre, tra visite, conferenze e la Notte Bianca Unesco (leggi articolo di approfondimento).
Sabato 14 settembre sarà possibile visitare il Castello di Maredolce. A Brancaccio, nella periferia sud della città, si staglia questo alto e maestoso castello, detto anche Palazzo della Favara, dall’arabo “fonte”. Fu costruito probabilmente da un emiro islamico, ai piedi del monte Grifone, e poi divenne residenza normanna, accogliendo anche il grande Ruggero II.
Sotto i Normanni e gli Svevi fu ampliato e trasformato in fortezza cinta da mura, ma all’interno era un luogo meraviglioso, con giardino e perfino un laghetto-peschiera alimentato da una ricca fonte (la sorgente della Fawwarah).
Nel 1300, il Castello fu ceduto ai Cavalieri teutonici che avevano il loro quartier generale nel complesso della Magione, nel cuore del centro storico, e che ne fecero un ospedale. Nei secoli successivi subentrarono diversi proprietari privati. A lungo in stato di abbandono e degrado, è stato infine acquisito dalla Regione e restaurato una decina di anni fa.
Sabato 14 settembre sarà possibile visitare il Castello di Maredolce. A Brancaccio, nella periferia sud della città, si staglia questo alto e maestoso castello, detto anche Palazzo della Favara, dall’arabo “fonte”. Fu costruito probabilmente da un emiro islamico, ai piedi del monte Grifone, e poi divenne residenza normanna, accogliendo anche il grande Ruggero II.
Sotto i Normanni e gli Svevi fu ampliato e trasformato in fortezza cinta da mura, ma all’interno era un luogo meraviglioso, con giardino e perfino un laghetto-peschiera alimentato da una ricca fonte (la sorgente della Fawwarah).
Nel 1300, il Castello fu ceduto ai Cavalieri teutonici che avevano il loro quartier generale nel complesso della Magione, nel cuore del centro storico, e che ne fecero un ospedale. Nei secoli successivi subentrarono diversi proprietari privati. A lungo in stato di abbandono e degrado, è stato infine acquisito dalla Regione e restaurato una decina di anni fa.
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