"La voce della crisalide": la presentazione del volume al Museo delle Spartenze di Villafrati
Si presenta a Villafrati presso il “Museo delle Spartenze” al palazzo Filangeri, il volume “La voce della crisalide. Sulla vita della poetessa Maria E. Fuxa ed altre cronache”, di Maria Teresa Lentini, Mohicani editore.
Dialogheranno con l’autrice, Giuseppina Landolina, direttrice della Biblioteca Salvatore Raccuglia, Pippo Furnari dell’Associazione Segni e Sogni di Lercara Friddi, Santo Lombino direttore scientifico del “Museo delle Spartenze dell’area di Rocca Busambra”.
La tormentata esistenza di Maria Ermegilda Fuxa ha inizio ad Alia, paese delle Madonie, nel dicembre 1913. Trasferitasi a Palermo, compie studi superiori con la gemella Nicoletta, cui sarà legata tutta la vita da un rapporto di amore-odio. Diplomatasi maestra, Maria viene colpita da una delusione amorosa, in quanto il fidanzato la lascia per sposare proprio la sorella.
Di carattere chiuso e introverso, va a vivere a Milano per insegnare, ma lo scoppio della seconda guerra mondiale la fa tornare a Palermo, dove soffre per le centinaia di bombardamenti che arrivano sulla città. Scossa da questi avvenimenti e in preda ad un forte disagio psichico, viene ricoverata all’Ospedale psichiatrico “Pisani”, dove rimarrà mezzo secolo. Unica valvola di redenzione, la scrittura poetica per la quale viene apprezzata dalla critica.
Dialogheranno con l’autrice, Giuseppina Landolina, direttrice della Biblioteca Salvatore Raccuglia, Pippo Furnari dell’Associazione Segni e Sogni di Lercara Friddi, Santo Lombino direttore scientifico del “Museo delle Spartenze dell’area di Rocca Busambra”.
La tormentata esistenza di Maria Ermegilda Fuxa ha inizio ad Alia, paese delle Madonie, nel dicembre 1913. Trasferitasi a Palermo, compie studi superiori con la gemella Nicoletta, cui sarà legata tutta la vita da un rapporto di amore-odio. Diplomatasi maestra, Maria viene colpita da una delusione amorosa, in quanto il fidanzato la lascia per sposare proprio la sorella.
Di carattere chiuso e introverso, va a vivere a Milano per insegnare, ma lo scoppio della seconda guerra mondiale la fa tornare a Palermo, dove soffre per le centinaia di bombardamenti che arrivano sulla città. Scossa da questi avvenimenti e in preda ad un forte disagio psichico, viene ricoverata all’Ospedale psichiatrico “Pisani”, dove rimarrà mezzo secolo. Unica valvola di redenzione, la scrittura poetica per la quale viene apprezzata dalla critica.
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