Le opere in gesso dei grandi scultori : a Palermo le visite alla gipsoteca di Palazzo Ziino
La gipsoteca di palazzo Ziino a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Al piano nobile di palazzo Ziino, elegante edificio costruito nel 1895, è ospitata questa raccolta di gessi, provenienti dalle collezioni della Civica Galleria d’Arte moderna. Una collezione straordinaria che conta pezzi dei maggiori scultori siciliani presenti, giunti per lasciti o donazioni delle famiglie degli artisti; o talvolta degli stessi autori, come successe per Mario Rutelli.
Circa settanta gessi, attraverso cui si legge la storia della scultura nell’Isola. Sono infatti solo due i non siciliani, il belga Iulius Pierre Van Biesbroeck e il sardo Francesco Ciusa. Poi opere di Benedetto Civiletti, Mario Rutelli, Ettore Ximenes, Domenico Costantino, Rosario Bagnasco, Antonio Ugo, Giovanni Nicolini, Bernardo Balistreri, Nino Geraci, Filippo Sgarlata e Giovanni Barbera.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
Al piano nobile di palazzo Ziino, elegante edificio costruito nel 1895, è ospitata questa raccolta di gessi, provenienti dalle collezioni della Civica Galleria d’Arte moderna. Una collezione straordinaria che conta pezzi dei maggiori scultori siciliani presenti, giunti per lasciti o donazioni delle famiglie degli artisti; o talvolta degli stessi autori, come successe per Mario Rutelli.
Circa settanta gessi, attraverso cui si legge la storia della scultura nell’Isola. Sono infatti solo due i non siciliani, il belga Iulius Pierre Van Biesbroeck e il sardo Francesco Ciusa. Poi opere di Benedetto Civiletti, Mario Rutelli, Ettore Ximenes, Domenico Costantino, Rosario Bagnasco, Antonio Ugo, Giovanni Nicolini, Bernardo Balistreri, Nino Geraci, Filippo Sgarlata e Giovanni Barbera.
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