Le visite alla Chiesa e alla cripta di San Nicola di Trapani, la mancata Cattedrale dedicata al santo di Bari
Chiesa di San Nicola di Trapani
Carceri inaccessibili, campanili panoramici, la Madonnina di Andrea Della Robbia e i crocifissi delle leggende, palazzi nobiliari, aree archeologiche e un inedito progetto per i più piccoli: ritornano a Trapani "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre, per scoprire la città tra visite e passeggiate (leggi l'articolo di approfondimento).
La Chiesa di San Nicola è una delle più antiche della città, eretta da un generale dell’imperatore Giustiniano, nel 536. Ricostruita e restaurata più volte, nel XIV secolo fu dedicata a san Nicola di Bari, probabilmente dalla potente famiglia Chiaramonte che vi fece realizzare la cappella del santo.
L’aspetto attuale di questa proto-basilica risale al 1749, quando l’architetto Giovanni Biagio Amico fu incaricato dell’ampliamento della pianta a croce latina. Nel 1844 la chiesa fu in corsa, insieme a San Pietro e a San Lorenzo, per il rango di Cattedrale che però non ottenne.
Tra le pregevoli opere, spicca un trittico marmoreo raffigurante Cristo tra i santi Nicolò e Pietro, del 1560, attribuito al Gagini. La cripta è un mondo a parte: perfettamente conservata, mostra l’antico metodo di inumazione dei religiosi.
A Trapani sono 25 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Trapani, al costo di 15 euro.
La Chiesa di San Nicola è una delle più antiche della città, eretta da un generale dell’imperatore Giustiniano, nel 536. Ricostruita e restaurata più volte, nel XIV secolo fu dedicata a san Nicola di Bari, probabilmente dalla potente famiglia Chiaramonte che vi fece realizzare la cappella del santo.
L’aspetto attuale di questa proto-basilica risale al 1749, quando l’architetto Giovanni Biagio Amico fu incaricato dell’ampliamento della pianta a croce latina. Nel 1844 la chiesa fu in corsa, insieme a San Pietro e a San Lorenzo, per il rango di Cattedrale che però non ottenne.
Tra le pregevoli opere, spicca un trittico marmoreo raffigurante Cristo tra i santi Nicolò e Pietro, del 1560, attribuito al Gagini. La cripta è un mondo a parte: perfettamente conservata, mostra l’antico metodo di inumazione dei religiosi.
A Trapani sono 25 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Trapani, al costo di 15 euro.
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