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"Il grande dittatore": la nuova versione del film di Charlie Chaplin al Cinema De Seta

Dallo scorso 11 gennaio è arrivato nelle sale cinematografiche italiane "Il Grande Dittatore", uno dei film più amati e celebrati di Charlie Chaplin, in versione rivisitata: a Palermo il film è proiettato venerdì 22 gennaio alle 21.00, presso il Cinema Vittorio De Seta (Cantieri culturali della Zisa).

Sebbene alcuni critici abbiano evidenziato l'opportunità di riproporre questo capolavoro alcune settimane prima del Giorno della Memoria, alcuni obiettano, ricordando che la pellicola è del 1940, anno in cui dei campi di concentramento tedeschi non si sapeva niente.

Anche lo stesso Chaplin, dopo la guerra, dichiarò che se fosse stato a conoscenza della tragedia dello sterminio di 6 milioni di ebrei da parte dei nazisti, non avrebbe mai girato il film. Magistrale esempio di satira cinematografica, malgrado il forte messaggio pacifista, la commedia è rappresentata dal regista con una leggerezza che sarebbe stata impensabile appena un paio di anni dopo.

Il film fu distribuito nelle sale americane nell'autunno del 1940, accolto con eccezionale consenso di critica e di pubblico. In Europa arriva soltanto dopo la guerra, fatta eccezione per l'Inghilterra dove fu proiettato nel 1941. La prima italiana avvenne nel 1946, con una versione molto ridotta dalla censura e con didascalie in italiano.

Il primo doppiaggio è avvenuto nel 1949, quando venne assegnata ai due personaggi interpretati da Chaplin (un barbiere ebreo e il dittatore Hynkel/Hitler) la voce inconfondibile del palermitano Gianfranco Bellini.

Una nuova edizione, doppiata da Oreste Lionello, è stata riproposta negli anni Settanta. Restano tuttavia i tagli, tra cui il ballo del dittatore Benzino Napaloni (Mussolini) con la moglie. Memorabili le scene in cui Hynkel danza con un enorme mappamondo e, soprattutto, il discorso finale che dopo ben 76 anni non ha perso niente della meravigliosa bellezza artistica e morale che continua a commuovere il pubblico di tutto il mondo.

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