Lo "Stabat Mater" all'Oratorio di Santa Cita: il concerto (gratuito) del Conservatorio

Il soprano Filomena Schettino
Nella cornice barocca dell'Oratorio di Santa Cita a Palermo (via Valverde 3), lunedì 16 ottobre alle 19.30 è in programma lo "Stabat Mater", mottetto in fa minore per soprano e orchestra d’archi (prima versione) di Luigi Boccherini.
Il concerto prevede la partecipazione del soprano Filomena Schettino, docente di Musica vocale da camera presso il Conservatorio di Palermo. L’ensemble è formato da: Francesco Palmisano (primo violino), Donato Cuciniello (secondo violino), Rossella Ballo (viola), Giorgio Gasbarro (violoncello) e Luca Ghidini (contrabbasso).
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Luigi Boccherini (Lucca, 19 febbraio 1743 - Madrid, 28 maggio 1805) è stato un compositore e violoncellista italiano. Compose due versioni dello "Stabat Mater". La prima, per soprano, due violini, viola, violoncello obbligato e contrabbasso, venne scritta nel 1781 ad Arenas in Avila per ordine dell’Infante di Spagna Don Luis.
La seconda versione del 1800 (forse dedicata a Luciano Bonaparte, ambasciatore di Francia a Madrid e suo ultimo protettore) è una rielaborazione della stesura originaria arricchita nell’organico vocale (due soprani, tenore e archi), ampliata in alcune sue parti e modificata in diverse parti sul piano fraseologico, dinamico e timbrico.
Il concerto prevede la partecipazione del soprano Filomena Schettino, docente di Musica vocale da camera presso il Conservatorio di Palermo. L’ensemble è formato da: Francesco Palmisano (primo violino), Donato Cuciniello (secondo violino), Rossella Ballo (viola), Giorgio Gasbarro (violoncello) e Luca Ghidini (contrabbasso).
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Luigi Boccherini (Lucca, 19 febbraio 1743 - Madrid, 28 maggio 1805) è stato un compositore e violoncellista italiano. Compose due versioni dello "Stabat Mater". La prima, per soprano, due violini, viola, violoncello obbligato e contrabbasso, venne scritta nel 1781 ad Arenas in Avila per ordine dell’Infante di Spagna Don Luis.
La seconda versione del 1800 (forse dedicata a Luciano Bonaparte, ambasciatore di Francia a Madrid e suo ultimo protettore) è una rielaborazione della stesura originaria arricchita nell’organico vocale (due soprani, tenore e archi), ampliata in alcune sue parti e modificata in diverse parti sul piano fraseologico, dinamico e timbrico.
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