"Maramao perché sei morto": il Manifesto sulla libertà d'espressione di Roberto Timperi
Particolare di un'opera dell'artista Roberto Timperi, visibile alla mostra
Il progetto di Roberto Timperi dal titolo "Maramao perché sei morto" trae spunto dall'omonimo brano risalente alla fine del XIX secolo, molto popolare ancora oggi, oggetto di innumerevoli interpretazioni e persino censurato dal fascismo per la presunta allusione al potere.
Le opere presentate dall'artsita riflettono in maniera più ampia e articolata non solo sulla libertà di espressione ma anche sulla possibilità di argomentare taluni temi con la libertà che si addice all’intellettuale.
Talora dissacrante, egli stesso ironico, offre la sua visione del mondo utilizzando sia il disegno che la fotografia, i lavori sono a tratti grotteschi e molto colorati, gli scatti invece appaiono più evocativi e puntuali.
Una narrazione forte, coerente e disincantata sul presente e sulla reale incisività di un punto di vista critico che si fa carico di molte istanze differenti.
Il progetto è accompagnato da un testo dell'artista Roberto Cuoghi, una preghiera o forse un richiamo accorato verso l’altro, che ascolta.
Le opere presentate dall'artsita riflettono in maniera più ampia e articolata non solo sulla libertà di espressione ma anche sulla possibilità di argomentare taluni temi con la libertà che si addice all’intellettuale.
Talora dissacrante, egli stesso ironico, offre la sua visione del mondo utilizzando sia il disegno che la fotografia, i lavori sono a tratti grotteschi e molto colorati, gli scatti invece appaiono più evocativi e puntuali.
Una narrazione forte, coerente e disincantata sul presente e sulla reale incisività di un punto di vista critico che si fa carico di molte istanze differenti.
Il progetto è accompagnato da un testo dell'artista Roberto Cuoghi, una preghiera o forse un richiamo accorato verso l’altro, che ascolta.
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