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"Mignon": la mostra di Antonio Gregorio Maria "Fester" Nuccio visitabile a Palermo

  • Arèa - Palermo
  • Dal 28 dicembre 2021 al 14 gennaio 2022 (evento concluso)
  • Visitabile da martedì a sabato, dalle ore 11.00 alle 19.00, e domenica, dalle 12.00 alle 17.00
  • Gratuito (ingresso su prenotazione)
  • Prenotazioni al numero 388 887303
Balarm
La redazione

"Castrense", esposto nella mostra "Mignon" di Antonio Gregorio Maria "Fester" Nuccio

Arèa si trasforma in una pinacoteca con "Mignon", la personale di Antonio Gregorio Maria "Fester" Nuccio, a cura di Danilo Maniscalco.

Una mostra nella storica piazza Rivoluzione di Palermo, dal 28 dicembre 2021 al 14 gennaio 2022 (visitabile su prenotazione, da martedì a sabato dalle ore 11.00 alle 19.00 e la domenica dalle 12.00 alle 17.00), in cui l’artista stuzzica i molteplici appetiti voyeuristici.

Nel contemporaneo e dinamico spazio vengono  esposti una moltitudine di nuovi “tipi nucciani”: 178 dipinti di vario ma piccolo formato e due dittici, tutti oli su tela, il cui fondo è spinto ancora una volta in quel buio assoluto e sospeso dell’acrilico nero delle narrazioni a cui l’artista ha già da tempo abituato il fine palato di collezionisti e suoi fan.

L’esposizione si snoda nella sala espositiva del piano primo di Arèa in cui si alternano centinaia di volti femminili e maschili, sante e personaggi storici, coppie di amanti e coppie di lussuriosi e lussuriose che attendono di mostrarsi per quel che rappresentano: istantanee di condivisione di passioni e pulsioni antropiche. 

Qui, letteralmente appese al tessuto di broccato proveniente da Modena, si stagliano la maggior parte delle opere per dar spazio nelle restanti pareti ad alcuni gruppi tematici di opere che l’artista ha realizzato poco prima della mostra e ai due dittici dedicati al lusso e la voluttà della Belle èpoque, ritraenti per la prima volta insieme in chiave di antitesi: Donna Franca e Ignazio Florio da un lato e dall’altro Ernesto Basile e Donna Ida Negrini Basile. 

Tutti e tutte "icone" della città felice, nel passaggio tra Otto e Novecento, capaci ancora di stupire e stimolare la curiosità di artisti e soprattutto di curiosi.

Conclude idealmente l’esposizione una video-installazione di Carlotta Grasso, inerente l’attività pittorico-ludica di Nuccio.
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