L'adattamento e la resilienza del popolo Siciliano nella collettiva "Scirocco"

Opera di Valentina Butera
In un Isola, che ha visto il susseguirsi di 13 dominazioni differenti, vi sono processi economici e sociali che sopravvivono ad una situazione costante di difficoltà, dove il Siciliano si adegua per non sopperire. I Siciliani di queste dominazioni hanno preso il meglio e il peggio, creandosi un carattere prismatico e contraddittorio.
Ricca di contraddizioni non solo nella sua identità ma anche nella sua conformazione, dove dialogano insieme architetture dall'immenso patrimonio artistico monumentale: dalle mura puniche alle ville liberty, dagli scavi archeologici delle vestigia romane ai mosaici arabo-normanni, dalle testimonianze risalenti alla preistoria ai magnifici palazzi spagnoli, al barocco,ai palazzi medievali, ai templi greci e tanto altro ancora.
Palermo è da sempre una città mosaico, espressione delle diverse culture europee che dialogano con il mondo arabo e luogo di interfacce culturali, con orgoglio nominata Capitale della Cultura 2018.
Ciascun Artista chiamato alla collettiva "Scirocco" interpreta a suo modo la "sicilitudine", termine coniato da Sciascia per indicare l’insieme delle consuetudini, della mentalità e degli atteggiamenti tradizionalmente attribuiti ai siciliani che dà quel senso di appartenenza alla terra e alla Cultura siciliana.
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