Loredana Sperini all'Oratorio di San Mercurio per "Sacrosanctum.7"

Oratorio di San Mercurio a Palermo
La sua ricerca, focalizzata sul tema della memoria, si serve di oggetti frammentari, spezzati; assemblati e conglobati in figure ibride la cui struttura rievoca le germinazioni rizomatiche.
Il ricorso ossessivo all’instabilità visiva e a una carica esperienziale post-traumatica, rappresentano il fulcro del suo lavoro, sospeso sul filo del perturbante e del grottesco. Questi oggetti corrotti, raccolti alla stregua di piccole reliquie, si ricompongono in una nuova struttura, fragile nel suo aspetto esteriore ma di fatto solida perché frutto di una compatta fusione.
La presenza felina, sacra nell’antico Egitto, si intreccia qui con corpi di piccoli infanti, presenze legate a una dimensione di innocenza e di innata sensibilità in grado di connettersi più direttamente con il mondo degli spiriti e dell’oltrevita.
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