Colori e atmosfere surreali nella mostra personale di Robert W. O. Stone

La Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea presenta "Hated Nightfall", la mostra di Robert W. O. Stone (Londra 1981). Per la sua prima personale nella Galleria di via Vittorio Emanuele 303, l’Artista presenta una ciclo di opere caratterizzate da un'esplosione di colori, un’immersione in atmosfere surreali e visionarie che trascinano verso universi fantastici.
Robert Stone attento osservatore della realtà e di ciò che lo circonda, mescola le fisionomie di una società in movimento, coglie gusti, gesti e attimi di vita: una pittura flessibile e stratificata ed uno sguardo morbido rivolto alle diversità più stridenti, diventano alcune delle caratteristiche portanti del lavoro e della ricerca di Stone.
La sua è una pittura libera, un flusso continuo di colore che diventa emozione. La pittura per Stone è un racconto di ciò che accade, lui osserva e registra talora con ironia oppure con malinconia.
L'Artista si lascia guidare e ispirare dalla vita che scorre e allo stesso modo il suo lavoro è una sorta di diario che raccoglie appunti di vita, scene, sensazioni.
Restituisce uno spaccato metropolitano intimo e collettivo che tutti, in qualche modo, possono sentire come appartenergli.
Robert Stone attento osservatore della realtà e di ciò che lo circonda, mescola le fisionomie di una società in movimento, coglie gusti, gesti e attimi di vita: una pittura flessibile e stratificata ed uno sguardo morbido rivolto alle diversità più stridenti, diventano alcune delle caratteristiche portanti del lavoro e della ricerca di Stone.
La sua è una pittura libera, un flusso continuo di colore che diventa emozione. La pittura per Stone è un racconto di ciò che accade, lui osserva e registra talora con ironia oppure con malinconia.
L'Artista si lascia guidare e ispirare dalla vita che scorre e allo stesso modo il suo lavoro è una sorta di diario che raccoglie appunti di vita, scene, sensazioni.
Restituisce uno spaccato metropolitano intimo e collettivo che tutti, in qualche modo, possono sentire come appartenergli.
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