"La forma della luce, la luce della forma": opere recenti di Paolo Scirpa

In mostra fino al 25 giugno, sono presenti molti lavori recenti, un’installazione composta da più lavori a parete e a terra, e moltissimi progetti ambientali (quasi delle fantasie piranesiane sull’inserimento di elementi luminosi all’interno di siti storici e di luoghi famosi), in un allestimento fortemente dinamico e spettacolare.
Dal 1972 – anno del suo primo "Ludoscopio", titolo col quale l’Artista indica le sue opere luminose – Scirpa ha lavorato con la luce e sulla luce: la sua indagine, infatti, articolatasi anche in molti progetti ambientali, non è un’indagine puramente ottico-percettiva, ma piuttosto idealistica, quasi misticheggiante.
Questo intento pare contrastare con l’aspetto inevitabilmente e volutamente tecnologico degli oggetti-scultura che l’Artista costruisce, e che creano infiniti giochi e illusioni luminose. Scirpa è una singolare figura di innovatore linguistico, che solo da poco sta ricevendo il giusto riconoscimento della sua attività, legata all’indagine sulla luce, attraverso l’uso magistrale del neon.
Il catalogo bilingue italiano e inglese, edito da Medusa, contiene un saggio del curatore Marco Meneguzzo, una biografia raccontata dell’Artista, e un cospicuo apparato d’illustrazioni delle opere.
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