Opere con la sabbia delle coste siciliane in "Poesia sculturata" di Giovanna Fileccia
La Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana in collaborazione con Edizioni Simposium, presso l’Arsenale della Marina Regia, presentano la mostra "Poesia Sculturata" di Giovanna Fileccia, realizzata in occasione di "Marhanima", testo poetico che conta circa 600 versi.
Giovanna Fileccia continua il suo percorso fatto di poesia e materia, inseguendo il desiderio tutto suo di rendere la poesia dinamica e tridimensionale sia nell’interpretazione che nell’immagine. Ecco perché apre le pagine dei suoi libri e trasporta le sue poesie nelle opere che realizza.
La Fileccia, ad oggi, ha realizzato le sue creazioni con la sabbia delle coste siciliane, unita a materiali di recupero, legno, tessuto, ma anche pelle, polistirolo, plastica, cartone, tele, e altri oggetti che richiamano la sua attenzione e richiedono di essere portati a nuova vita. Ne sono un esempio una sedia sfondata "Imperia" e una sfera di paglia "Utero della terra".
Giovanna Fileccia oltre a creare opere di "Poesia Sculturata" scrive: fiabe, racconti e poesie in lingua e in dialetto siciliano. Giudice in concorsi letterari e organizzatrice di eventi culturali, allestisce mostre personali e organizza recital durante i quali presenta i suoi libri.
«Ciò che porta Giovanna Fileccia ad esprimersi attraverso questo originale genere artistico, la "Poesia Sculturata" - sostiene la critica d'arte Maria Rita Mutolo - è un affascinante e sensibile talento poetico. Come per magia, attraverso i materiali e gli oggetti più disparati, Giovanna riesce a fondere la sfera delle idee e dei sentimenti, con quella tangibile della realtà, dando vita in questo modo, ad un vero e proprio "mondo parlante"».
Giovanna Fileccia continua il suo percorso fatto di poesia e materia, inseguendo il desiderio tutto suo di rendere la poesia dinamica e tridimensionale sia nell’interpretazione che nell’immagine. Ecco perché apre le pagine dei suoi libri e trasporta le sue poesie nelle opere che realizza.
La Fileccia, ad oggi, ha realizzato le sue creazioni con la sabbia delle coste siciliane, unita a materiali di recupero, legno, tessuto, ma anche pelle, polistirolo, plastica, cartone, tele, e altri oggetti che richiamano la sua attenzione e richiedono di essere portati a nuova vita. Ne sono un esempio una sedia sfondata "Imperia" e una sfera di paglia "Utero della terra".
Giovanna Fileccia oltre a creare opere di "Poesia Sculturata" scrive: fiabe, racconti e poesie in lingua e in dialetto siciliano. Giudice in concorsi letterari e organizzatrice di eventi culturali, allestisce mostre personali e organizza recital durante i quali presenta i suoi libri.
«Ciò che porta Giovanna Fileccia ad esprimersi attraverso questo originale genere artistico, la "Poesia Sculturata" - sostiene la critica d'arte Maria Rita Mutolo - è un affascinante e sensibile talento poetico. Come per magia, attraverso i materiali e gli oggetti più disparati, Giovanna riesce a fondere la sfera delle idee e dei sentimenti, con quella tangibile della realtà, dando vita in questo modo, ad un vero e proprio "mondo parlante"».
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