Tonalità fresca e naturale: in mostra la collettiva fotografica "Green"

Un colore addizionale e complementare: "Green" è il protagonista della collettiva fotografica presentata da Bartolo Chichi - Art & Photo Gallery in collaborazione con Vinoverso, fruibile al pubblico fino a martedì 30 maggio.
Gli scatti esposti dai fotografi: Francesco Diati, Marilena Ditta, Giuseppe Fatta, Raffaella Mallaci, Maria Grazia Matera, Mariasole Miceli, Dana Musumeci, Rosy Plano, Sefi Prestigiacomo, Danilo Salvo, Silvia Schiera, Mimì Tumminia, raccontano gradazioni di benessere, quiete e speranza che rievocano le memorie di un tempo smarrito.
Tonalità fresca e naturale, come ogni luogo verdeggiante sinonimo di oasi e di paradiso, il verde rivela una storia ambigua e incostante. In occidente questo colore intermedio, tra il giallo e l’azzurro, è espressività di ecologia e di pulizia, simbolo di energia positiva, radicamento e attenzione all’ambiente.
In oriente, invece il chakra verde, ricorda all’altezza del cuore di ritrovare la serenità e la calma con un alto grado di autostima e di altruismo. Allo stesso modo al semaforo una luce ad intermittenza verde si trasforma in segnaletica, e un lasciapassare indica il permesso di andare oltre per attraversare la strada.
Questa esposizione prova ad accendere diverse corde percettive al fine di invitare il visitatore a essere e a guardare più "green".
Foto di Francesco Diati
Gli scatti esposti dai fotografi: Francesco Diati, Marilena Ditta, Giuseppe Fatta, Raffaella Mallaci, Maria Grazia Matera, Mariasole Miceli, Dana Musumeci, Rosy Plano, Sefi Prestigiacomo, Danilo Salvo, Silvia Schiera, Mimì Tumminia, raccontano gradazioni di benessere, quiete e speranza che rievocano le memorie di un tempo smarrito.
Tonalità fresca e naturale, come ogni luogo verdeggiante sinonimo di oasi e di paradiso, il verde rivela una storia ambigua e incostante. In occidente questo colore intermedio, tra il giallo e l’azzurro, è espressività di ecologia e di pulizia, simbolo di energia positiva, radicamento e attenzione all’ambiente.
In oriente, invece il chakra verde, ricorda all’altezza del cuore di ritrovare la serenità e la calma con un alto grado di autostima e di altruismo. Allo stesso modo al semaforo una luce ad intermittenza verde si trasforma in segnaletica, e un lasciapassare indica il permesso di andare oltre per attraversare la strada.
Questa esposizione prova ad accendere diverse corde percettive al fine di invitare il visitatore a essere e a guardare più "green".
Foto di Francesco Diati
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