Natura e arte insieme nel parco delle meraviglie: visite speciali alla Fondazione La Verde La Malfa
Il Parco dell'Arte della Fondazione La Verde La Malfa (San Giovanni La Punta)
Un parco naturale immenso popolato da sculture e installazioni di arte contemporanea, inserito dal 2015 tra i “Grandi giardini italiani”: è quello della Fondazione La Verde La Malfa a San Giovanni La Punta, che apre al pubblico per delle speciali visite organizzate in occasione de "Le Vie dei Tesori".
Tutto ha inizio nel 2008 per la forte volontà di Elena La Verde, artista e grande appassionata d’arte. L’intero sito, un ettaro di parco naturale e una grande villa su più piani, fu costruito dall’ingegnere Enzo La Malfa, marito della fondatrice, agli inizi degli anni ’70 del secolo scorso.
Dal 2000 in poi, Elena Lo Verde decide di affiancare alle sue installazioni una prestigiosa collezione di arte contemporanea, una raccolta di abiti e intimo d’epoca tra ‘700 e ‘800 e un fondo documentario e librario con esemplari che risalgono anche alla seconda metà del ‘500.
L’artista muore nel 2012, la sua mission viene continuata oggi dal figlio Alfredo. La visita permetterà di scoprire le sculture di Giuseppe Agnello, raccolte nella personale “Paludi”, un particolare sguardo che cade sulla natura e si fonde con forme e concetti, resi “fossili” esempi di un passato che non riesce a rinnovarsi.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di un'ora e 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
Tutto ha inizio nel 2008 per la forte volontà di Elena La Verde, artista e grande appassionata d’arte. L’intero sito, un ettaro di parco naturale e una grande villa su più piani, fu costruito dall’ingegnere Enzo La Malfa, marito della fondatrice, agli inizi degli anni ’70 del secolo scorso.
Dal 2000 in poi, Elena Lo Verde decide di affiancare alle sue installazioni una prestigiosa collezione di arte contemporanea, una raccolta di abiti e intimo d’epoca tra ‘700 e ‘800 e un fondo documentario e librario con esemplari che risalgono anche alla seconda metà del ‘500.
L’artista muore nel 2012, la sua mission viene continuata oggi dal figlio Alfredo. La visita permetterà di scoprire le sculture di Giuseppe Agnello, raccolte nella personale “Paludi”, un particolare sguardo che cade sulla natura e si fonde con forme e concetti, resi “fossili” esempi di un passato che non riesce a rinnovarsi.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di un'ora e 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
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