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Nel "bunkerino" di Falcone e Borsellino: le visite alle tre stanze blindate di Palermo

  • Uffici Giudiziari Procura della Repubblica, piazza Vittorio Emanuele Orlando, 1 - Palermo
  • 25, 26 ottobre 2025
    8, 9 novembre 2025
  • Dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 16.00 (sabato), dalle 9.30 alle 12.30 (domenica)
  • 8 euro
  • Coupon acquistabile online sul sito de "Le Vie dei Tesori". L’accesso al sito è consentito esclusivamente previo invio alla mail palermo@leviedeitesori.it della copia del documento di identità di ogni partecipante entro e non oltre il mercoledì che precede il giorno della visita.
Balarm
La redazione

Il bunkerino Museo Falcone di Palermo (Foto di Francesco Anselmo)

È il luogo dove Giovanni Falcone e Paolo Borsellino lavorarono insieme. Un'esperienza disponibile grazie al festival "Le Vie dei Tesori" che apre il cosiddetto "bunkerino" per soli due weekend: sabato 25 e domenica 26 ottobre e poi sabato 8 e domenica 9 novembre.

Dentro il Palazzo di Giustizia di Palermo ci sono tre stanze blindate dove i due magistrati del Pool Antimafia furono trasferiti dopo la strage Chinnici, il 29 luglio del 1983. Qui scambiarono opinioni, studiarono le carte, costruirono strategie, fino al 1986 quando Borsellino venne nominato procuratore della Repubblica a Marsala.

Nel “bunkerino”, è nato il Museo "Falcone Borsellino", realizzato dalla Giunta distrettuale dell’ ANM – Associazione Nazionale Magistrati di Palermo nel 2016 con il contributo di Giovanni Paparcuri, sopravvissuto alla strage Chinnici, divenuto poi collaboratore dei due giudici ed “inventore” della informatizzazione, all’epoca rivoluzionaria, del maxiprocesso. 

Il museo è curato dalla Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia ETS  – progettolegalita.it.

È un luogo dove si avverte forte la memoria; è un bene collettivo, visitato ogni anno da un numero sempre crescente di persone. Entrarci vuol dire rendere omaggio ai due magistrati e ai componenti delle loro scorte, ma soprattutto ricordarli e raccoglierne l’eredità morale.

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