"New spring colors": un'esplosione di colori nella personale pittorica di Filippo Lo Iacono a Capaci
"Frammenti di primavera" di Filippo Lo Iacono (part.)
A Palazzo Conti Pilo è allestita la personale di pittura del maestro Filippo Lo Iacono (Palermo, 1960), dal titolo "New spring colors", metafora di rinascita e di positività. L'esposizione, a cura di Chiara Fici, inizia proprio da Capaci per un percorso di legalità e armonia soprattutto tra i giovani e garanti delle nuove generazioni.
I colori impressi nelle tele sono un'esplosione cromatica piena di energia che mirano ad una vera e propria rinascita a difesa dei più deboli e a tutela dei diritti che la società civile e la libertà ottenuta a caro prezzo non venga calpestata e messa a serio rischio.
Non è un caso che Lo Iacono si accosti a tematiche sociali importanti che spaziano dalla legalità alla disabilità, dal femminicidio e non solo, ricordando l’evento dell'8 aprile scorso a palazzo Ziino, sede delle culture.
Il suo percorso artistico guarda e osserva spesso da varie prospettive e angolazioni raccontando della propria terra. Delusioni e circostanze che rallentano la condizione di riscatto e crescita, sognando cosi una realtà immaginaria forte e vincente e ponendo in primo piano la sicilianità in ogni sua forma.
Ed è attraverso il linguaggio pittorico che l'artista narra attraverso le sue opere la sorgente la tridimensionalità delle forme, trasmettendo serenità e speranza. Dunque sogno e realtà, emozioni intimistiche e indagine introspettiva, svelano angoli profondi della sua anima.
Lo Iacono consegue la maturità artistica e frequenta la facoltà di architettura per i primi tre anni. Prosegue il suo percorso artistico attraverso l’apprendistato con maestri autorevoli e portando avanti l’attività familiare nel campo delle opere d'autore, degli arredi e del collezionismo d’arte.
Il suo stile si rivolge alla tradizione impressionista e al realismo, ai pittori macchiaioli italiani dell’800, all’espressionismo in certa qualità simbolica del colore, ma anche ai nuovi modelli di figurazione del contemporaneo.
Con uno sguardo all’arte concettuale, operando in alcuni casi una traslazione significante di soggetti che configurano una nuova visione della pittura, nuove prospettive d’indagine sul reale che non prescinde dall’attenzione alla spiritualità, soggettiva e universale.
I colori impressi nelle tele sono un'esplosione cromatica piena di energia che mirano ad una vera e propria rinascita a difesa dei più deboli e a tutela dei diritti che la società civile e la libertà ottenuta a caro prezzo non venga calpestata e messa a serio rischio.
Non è un caso che Lo Iacono si accosti a tematiche sociali importanti che spaziano dalla legalità alla disabilità, dal femminicidio e non solo, ricordando l’evento dell'8 aprile scorso a palazzo Ziino, sede delle culture.
Il suo percorso artistico guarda e osserva spesso da varie prospettive e angolazioni raccontando della propria terra. Delusioni e circostanze che rallentano la condizione di riscatto e crescita, sognando cosi una realtà immaginaria forte e vincente e ponendo in primo piano la sicilianità in ogni sua forma.
Ed è attraverso il linguaggio pittorico che l'artista narra attraverso le sue opere la sorgente la tridimensionalità delle forme, trasmettendo serenità e speranza. Dunque sogno e realtà, emozioni intimistiche e indagine introspettiva, svelano angoli profondi della sua anima.
Lo Iacono consegue la maturità artistica e frequenta la facoltà di architettura per i primi tre anni. Prosegue il suo percorso artistico attraverso l’apprendistato con maestri autorevoli e portando avanti l’attività familiare nel campo delle opere d'autore, degli arredi e del collezionismo d’arte.
Il suo stile si rivolge alla tradizione impressionista e al realismo, ai pittori macchiaioli italiani dell’800, all’espressionismo in certa qualità simbolica del colore, ma anche ai nuovi modelli di figurazione del contemporaneo.
Con uno sguardo all’arte concettuale, operando in alcuni casi una traslazione significante di soggetti che configurano una nuova visione della pittura, nuove prospettive d’indagine sul reale che non prescinde dall’attenzione alla spiritualità, soggettiva e universale.
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