"Nicola Pucci. Opere 1999 – 2019": a Villa Zito torna il progetto espositivo dell'artista

Opera dell'artista palermitano Nicola Pucci
Un viaggio in mondi onirici, popolati da figure che si muovono in contesti impossibili, o giocano con il mondo, cercando di riscrivere il proprio destino. Il progetto espositivo "Nicola Pucci. Opere 1999 – 2019" è stato il più visitata del primo trimestre dell'anno, a Palermo.
Le tele e le sanguigne di Nicola Pucci - esposte a Villa Zito, sede della Fondazione Sicilia, in collaborazione con Settimana delle Culture - hanno raccolto ogni giorno decine di visitatori, ma anche di collezionisti e appassionati. Numeri importanti, ma la pandemia ha cristallizzato tutto.
Ma finalmente si riparte, in collaborazione con il festival RestART, organizzato dagli Amici dei Musei e da Digitrend, la personale "Nicola Pucci. Opere 1999 – 2019", ritorna visitabile, ogni venerdì e sabato dal 3 luglio al 29 agosto, dalle 19 a mezzanotte.
L'esposizione raccoglie gli ultimi vent'anni di pittura dell'artista palermitano: un'antologica, curata da Paola Nicita, che permette di osservare l'evoluzione del linguaggio artistico di Nicola Pucci.
Da una pittura figurativa estremamente realistica, che da sempre strizza l'occhio ad un dato di surrealtà, slittata poi, negli anni più recenti, ad una sorta di cancellazione del linguaggio iperrealista, per approfondire alcuni aspetti maggiormente concettuali.
Le tele e le sanguigne di Nicola Pucci - esposte a Villa Zito, sede della Fondazione Sicilia, in collaborazione con Settimana delle Culture - hanno raccolto ogni giorno decine di visitatori, ma anche di collezionisti e appassionati. Numeri importanti, ma la pandemia ha cristallizzato tutto.
Ma finalmente si riparte, in collaborazione con il festival RestART, organizzato dagli Amici dei Musei e da Digitrend, la personale "Nicola Pucci. Opere 1999 – 2019", ritorna visitabile, ogni venerdì e sabato dal 3 luglio al 29 agosto, dalle 19 a mezzanotte.
L'esposizione raccoglie gli ultimi vent'anni di pittura dell'artista palermitano: un'antologica, curata da Paola Nicita, che permette di osservare l'evoluzione del linguaggio artistico di Nicola Pucci.
Da una pittura figurativa estremamente realistica, che da sempre strizza l'occhio ad un dato di surrealtà, slittata poi, negli anni più recenti, ad una sorta di cancellazione del linguaggio iperrealista, per approfondire alcuni aspetti maggiormente concettuali.
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