"Non ti pago": la commedia di De Filippo in lingua siciliana in scena al Teatro Metropolitan
Prende il via la stagione "Una stagione a 4 stelle" del Teatro Metropolitan di Catania con "Non ti pago", di Edoardo De Filippo, in scena con la Compagnia di Gilberto Idonea.
“Non ti pago”, che ha debuttato negli anni '40, è stata definita da alcuni una fiaba a lieto fine, mentre Eduardo la riteneva “una commedia comica che faceva molto ridere, ma anche la più tragica che avesse mai scritto e rappresentato”. La versione proposta per “Una stagione a 4 Stelle – Gilberto Idonea” rispetta fino in fondo l’opera di De Filippo, puntando sul ritmo e sulle sfumature dei movimenti scenici e di quel parlato che qui però, è in siciliano piuttosto che in napoletano.
La vicenda della commedia gira intorno ai numeri del banco lotto, un tema attuale in un’epoca in cui la smania del gioco del lotto induce in tentazione una sempre più crescente fetta di popolazione poggiando sulla credenza, tipica di Napoli e di buona parte del Sud Italia, dell’intervento dei morti nella vita dei vivi e in particolare, in quell’abitudine e addirittura vizio del gioco del lotto che si deposita nella quotidianità cittadina attraverso l’interpretazione di ogni evento, la smorfia.
“Non ti pago”, che ha debuttato negli anni '40, è stata definita da alcuni una fiaba a lieto fine, mentre Eduardo la riteneva “una commedia comica che faceva molto ridere, ma anche la più tragica che avesse mai scritto e rappresentato”. La versione proposta per “Una stagione a 4 Stelle – Gilberto Idonea” rispetta fino in fondo l’opera di De Filippo, puntando sul ritmo e sulle sfumature dei movimenti scenici e di quel parlato che qui però, è in siciliano piuttosto che in napoletano.
La vicenda della commedia gira intorno ai numeri del banco lotto, un tema attuale in un’epoca in cui la smania del gioco del lotto induce in tentazione una sempre più crescente fetta di popolazione poggiando sulla credenza, tipica di Napoli e di buona parte del Sud Italia, dell’intervento dei morti nella vita dei vivi e in particolare, in quell’abitudine e addirittura vizio del gioco del lotto che si deposita nella quotidianità cittadina attraverso l’interpretazione di ogni evento, la smorfia.
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