Omaggio ai mercati storici di Palermo: opere di Tommaso Chiappa al Grand Hotel Borsa

Particolare di un'opera di Tommaso Chiappa
I colori, i suoni e gli odori dei tre mercati storici di Palermo. La magia di luoghi senza tempo vive nell'installazione site-specific "Vucciria/Ballarò/Capo" di Tommaso Chiappa, per il Grand Hotel Borsa di Palermo.
Inaugurazione domenica 11 maggio alle 11.00, con presentazione delle opere a cura dell'artista, in via dei Cartari 18.
La mostra resta visitabile fino al 28 settembre, da lunedì a domenica dalle 10.00 alle 17.00.
Dal connubio tra l'artista Tommaso Chiappa e il Grande Hotel Borsa di Palermo nasce il progetto artistico-pittorico in cui l'artista, in occasione dei cinquant'anni della celebre "Vucciria" di Renato Guttuso, presenta una serie di opere sui tre mercati celebri di Palermo: la Vucciria, Ballarò e il Capo.
Nelle opere l'artista ha voluto osservare la contemporaneità di questi mercati, le loro differenze e la loro attuale condizione.
Con questo trittico, che parla del cuore della sua città e del mercato come luogo di aggregazione e di incontro, il pittore si interroga sul cambiamento dei mercati e sul loro impoverimento culturale a causa della loro trasformazione in luoghi turistici più che identitari.
Le tre opere vogliono concentrarsi su un possibile attraversamento della realtà ed è così che ortaggi, frutta, tendoni, colori e sguardi si incrociano nella pittura attenta e riflessiva di Chiappa, che penetra il reale e indica una strada verso il cambiamento e la diversità.
Inaugurazione domenica 11 maggio alle 11.00, con presentazione delle opere a cura dell'artista, in via dei Cartari 18.
La mostra resta visitabile fino al 28 settembre, da lunedì a domenica dalle 10.00 alle 17.00.
Dal connubio tra l'artista Tommaso Chiappa e il Grande Hotel Borsa di Palermo nasce il progetto artistico-pittorico in cui l'artista, in occasione dei cinquant'anni della celebre "Vucciria" di Renato Guttuso, presenta una serie di opere sui tre mercati celebri di Palermo: la Vucciria, Ballarò e il Capo.
Nelle opere l'artista ha voluto osservare la contemporaneità di questi mercati, le loro differenze e la loro attuale condizione.
Con questo trittico, che parla del cuore della sua città e del mercato come luogo di aggregazione e di incontro, il pittore si interroga sul cambiamento dei mercati e sul loro impoverimento culturale a causa della loro trasformazione in luoghi turistici più che identitari.
Le tre opere vogliono concentrarsi su un possibile attraversamento della realtà ed è così che ortaggi, frutta, tendoni, colori e sguardi si incrociano nella pittura attenta e riflessiva di Chiappa, che penetra il reale e indica una strada verso il cambiamento e la diversità.
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