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Opere da mangiare con gli occhi: al Monastero i dolci siciliani dipinti da Stefania Simeoni

  • Monastero di Santa Caterina - Palermo
  • Dal 31 marzo al 23 aprile 2019 (evento concluso)
  • Visitabile tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
  • 8 euro (la visita comprende anche i tetti)
  • Per informazioni telefonare al numero  091 2713837
Balarm
La redazione

Altare della chiesa di Santa Caterina (part.)

Il peccato di gola nella teologia cristiana è uno dei sette vizi capitali che Tommaso d’Aquino nella "Summa teologica" descrive come l'atteggiamento dell'uomo ad eccedere la giusta misura nel dedicarsi ai piaceri del cibo e delle bevande.

Trionfo del gusto, tripudio di colori, delizia per gli occhi, i dolci siciliani sono una delle prelibatezze a cui è più difficile resistere.

I dolci della tradizione isolana, le cui origini risalgono alla dominazione musulmana, devono molto all’abilità delle monache. Le opere delle religiose divennero una forma di libertà dentro le rigide regole del convento che imponevano la mortificazione dei sensi, e, al tempo stesso, l’unica possibilità di contatto col mondo esterno.

Al Monastero di Santa Caterina, si può visitare dal 31 marzo la mostra "Peccati di gola" di Stefania Simeoni (Trento, 1984), che presenta 14 dipinti di dolci tipici siciliani, che rimandano al mondo segreto delle creatrici di questi piccoli capolavori. 

Stefania Simeoni nel 2002 si diploma presso l'istituto d'Arte "Alessandro Vittoria" di Trento e nel 2008 consegue la laurea magistrale in Gestione e Conservazione del beni culturali presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Trento.

Per l'associazione culturale “La Fonte” di Caldonazzo ha curato la critica artistica dei cataloghi di Romualdo Prati e Luigi Prati Marzari. Espone i suoi lavori a pastello, acrilico ed inchiostro alla Galleria Civica di Bolzano, al Muse, a Palazzo Trentini e allo Studio d'Arte Andromeda di Trento.
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