Per la scala degli Angeli tra le monache di clausura: a Catania le visite alla chiesa di San Benedetto

La chiesa di San Benedetto a Catania (foto di Igor Petyx)
La mattina del 6 febbraio il canto delle monache benedettine accompagna la processione di Sant’Agata: è uno dei momenti più belli ed emozionanti della festa che tutti i catanesi “sentono” come propria. Il monastero di clausura delle Benedettine di via Crociferi è stato fondato nel 1355 e ricostruito dopo il terremoto del 1693, quando fu eretta anche la chiesa, costruita tra il 1704 e il 1713.
Si accede da un’elegante scalinata, “la scala degli Angeli”, e si entra in un ambiente che è una meraviglia per gli occhi. Bisogna alzare lo sguardo e ci si ritroverà immersi nel tripudio di colori degli affreschi di Giovanni Tuccari e delle tele di Sebastiano Lo Monaco.
La cantoria riservata alle monache, sopra l’ingresso, ha la forma della poppa di una nave ed è dotata di un’alta balaustra per proteggere le suore da occhi indiscreti durante la messa. Secondo la leggenda popolare, la chiesa è collegata tramite un passaggio segreto sotterraneo con il monastero benedettino di San Nicolò.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
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