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Pittura e fotografia: due mondi in conflitto ma coesi nella mostra di Vincenzo Di Bella e Giuseppe Costanzo

Balarm
La redazione

Dipinto del progetto "Dal click al pennello" di Vincenzo Di Bella e Giuseppe Costanzo

Già al tempo della sua invenzione la fotografia diventa arte che contrasta la pittura. Pur avendo il pregio di rappresentare con assoluta precisione il soggetto, al di là della mancanza del colore, inizialmente non riesce ad avere quel tocco di fantasia, originalità e sfumature, tipiche dei dipinti.

Soltanto alla fine dell’Ottocento la fotografia viene intesa come arte e non soltanto come mezzo rappresentativo della realtà, ma come espressione di uno stile estetico più ricercato; si creano i primi set fotografici, con luci e scenografie che richiamano la pittura. Primo fra tutti Nadar, precursore della fotografia in senso estetico.

Nel ‘900 il confine tra la pittura e la fotografia iniziano a farsi sempre più sottili e le nuove tecniche sia pittoriche che fotografiche mettono in dubbio a quale delle due arti sia riconducibile l’aspetto realistico nell'accezione più rigorosa del termine.

Oggi le foto e i dipinti convivono traendo ispirazione l’una dall’altra, senza prevaricazioni o conflitti, ottenendo un risultato estetico frutto della loro coesione sinergica.

La mostra "Dal clik al pennello" nasce da un'idea di Vincenzo di Bella che ha realizzato secondo il gusto proprio del pittore alcuni scatti di Giuseppe Costanzo; non vi è un filo conduttore, ma soltanto la reinterpretazione di diciotto immagini su diversi supporti (dalla tela al pannello in legno), dando vita a quel realismo pittorico suggerito dall'occhio del fotografo e offrendo prova esaustiva della perfetta convivenza tra le due arti. 

La mostra di pittura da fotografia alla Real Fonderia Oretea, sarà visibile da sabato 23 marzo alle 17.30 con la presentazione di Serena Giordano e rimarrà fruibile dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, ad ingresso gratuito.
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