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Posate paletta e secchiello: è il momento di usare guanti e rastrello per ripulire il litorale di Capaci

  • Capaci di ripulire il nostro mare
  • Lungomare - Capaci (Pa) - Vedi mappa
  • 22 settembre 2019 (evento concluso)
  • Dalle 9.00 alle 12.00
  • Gratuito

Uno scorcio di mare a Capaci

La stagione estiva volge al termine e le spiagge, maltrattate dalla folla di bagnanti non sempre rispettosi dell’ambiente, chiedono di essere ripulite: l’associazione LiberAmbiente lancia l’iniziativa “Capaci di ripulire il nostro mare”.

Si tratta del primo appuntamento di ripulitura del litorale promosso dalla neonata associazione LiberAmbiente previsto per domenica 22 settembre. L'iniziativa è aperta a tutti e si svolgerà dalle ore 9.00 alle 12.00 (appuntamento davanti il lido di Miami Beach). Occorre portare soltanto un paio di guanti (evitare preferibilmente quelli monouso), qualche attrezzo utile allo scopo e tanta buona volontà.

«L’associazione nasce con l’obiettivo di tutelare il territorio, non solo balneare e non solo di Capaci- afferma il presidente dell’associazione Giuseppe Chiofalo - ma dell’intera Baia di Carini. L’emergenza è dettata dal fatto che l’interno litorale in questione non versa in condizioni ottimali a causa dell’incuria della gente. Quindi stiamo partendo da Capaci ma è l’intero litorale a dover essere attenzionato e in accordo con altre associazioni con cui collaboreremo abbiamo in progetto di farlo».
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Capaci è uno dei comuni che per decoro urbano e per esigenze di salute dei cittadini ha posto il divieto di fumo sulle sue spiagge con un’ordinanza in vigore dall’1 giugno 2019 e la previsione di multe fino a 500 euro per i trasgressori. È ancora presto per trarne i risultati. «Negli anni si sono accumulate così tante cicche di sigarette che è necessario avviare iniziative del genere per continuare l’opera di manutenzione e ripulitura» afferma il presidente dell’associazione.

«È soprattutto dall’emergenza rifiuti post estate che nasce l’iniziativa di domenica 22 settembre - continua il presidente dell’associazione - perché ogni anno alla chiusura degli stabilimenti le forze in gioco per la ripulitura sono minime quindi non si riesce a raggiungere una completa opera di ripulitura della spiaggia e andando oltre la zona degli stabilimenti balneari abbiamo già riscontrato che ci sono rifiuti di ogni genere».

«I veri abitanti del mare tornano ad abitare la costa proprio in inverno, quando i vacanzieri lasciano le spiagge assolate» con questo monito il presidente Chiofalo auspica che i volontari in aiuto vengano soprattutto con l’idea chiara di restituire l’ambiente nelle condizioni in cui si era trovato ad inizio stagione.
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